“Dopo una approfondita indagine , la conferma: nessun pagamento dal 1995 per i preglievi di acqua alla chiusa di Casalecchio di Reno.Per undici anni la Regione non ha preteso il pagamento dei canoni del prelievo delle acque dal Consorzio della Chiusa e del Bacino Reno,” denuncia Andrea Defranceschi, Capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle. “ Parliamo di oltre 300.000 euro, parte dei quali non più esigibili poiché il credito è caduto in prescrizione, con evidente e tangibile danno per l’erario regionale. I mancati pagamenti caduti in prescrizione erano esigibili dallo Stato, quale concessionario delle acque, che ha trasferito solo nel 2000 la competenza alle Regioni. Quindi 258.000 euro, cioè i canoni dal 2001 al 2011, si sta tentando di recuperarli, con un’operazione di rientro iniziata solo a gennaio. Grottesca,” continua il capogruppo, “la giustificazione data dal direttore del Consorzio per il mancato versamento: ‘Abbiamo cessato di pagare i canoni perché non ce li hanno chiesti’ e imbarazzante l’approssimazione dei Dirigenti regionali . La vicenda non si esaurisce con questi mancati pagamenti, di tariffe comunque ridicolmente basse, ma,” dice ancora Defranceschi, “c’è da aggiungere che la concessione al Consorzio non è mai stata data. Una sorta di tacito rinnovo, dopo la iniziale concessione del 1957 da parte dello Stato, per nulla supportato dalla legge. Inoltre,” conclude la nota del consigliere regionale, “c’è la questione della centrale idroelettrica alla Canonica, per la quale ci risulta sia stata esclusa dall’appalto una società. Ma dalle carte non ne abbiamo traccia. Come mai? Per tutta questa situazione, chiediamo nella nostra interrogazione, non pare ci siano state sanzioni economiche né al Consorzio, né ai dirigenti responsabili. E ci domandiamo se, alla luce dei mancati pagamenti, il rapporto di fiducia con il Consorzio possa continuare?”
giovedì 19 luglio 2012
CONSORZIO CHIUSA CASALECCHIO E RENO: “Canoni di prelievo acque non richiesti e non pagati. Danno per la Regione di 300.000.”
“Dopo una approfondita indagine , la conferma: nessun pagamento dal 1995 per i preglievi di acqua alla chiusa di Casalecchio di Reno.Per undici anni la Regione non ha preteso il pagamento dei canoni del prelievo delle acque dal Consorzio della Chiusa e del Bacino Reno,” denuncia Andrea Defranceschi, Capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle. “ Parliamo di oltre 300.000 euro, parte dei quali non più esigibili poiché il credito è caduto in prescrizione, con evidente e tangibile danno per l’erario regionale. I mancati pagamenti caduti in prescrizione erano esigibili dallo Stato, quale concessionario delle acque, che ha trasferito solo nel 2000 la competenza alle Regioni. Quindi 258.000 euro, cioè i canoni dal 2001 al 2011, si sta tentando di recuperarli, con un’operazione di rientro iniziata solo a gennaio. Grottesca,” continua il capogruppo, “la giustificazione data dal direttore del Consorzio per il mancato versamento: ‘Abbiamo cessato di pagare i canoni perché non ce li hanno chiesti’ e imbarazzante l’approssimazione dei Dirigenti regionali . La vicenda non si esaurisce con questi mancati pagamenti, di tariffe comunque ridicolmente basse, ma,” dice ancora Defranceschi, “c’è da aggiungere che la concessione al Consorzio non è mai stata data. Una sorta di tacito rinnovo, dopo la iniziale concessione del 1957 da parte dello Stato, per nulla supportato dalla legge. Inoltre,” conclude la nota del consigliere regionale, “c’è la questione della centrale idroelettrica alla Canonica, per la quale ci risulta sia stata esclusa dall’appalto una società. Ma dalle carte non ne abbiamo traccia. Come mai? Per tutta questa situazione, chiediamo nella nostra interrogazione, non pare ci siano state sanzioni economiche né al Consorzio, né ai dirigenti responsabili. E ci domandiamo se, alla luce dei mancati pagamenti, il rapporto di fiducia con il Consorzio possa continuare?”
ma trasmettere gli atti alla procura regionale della corte dei conti?
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