Manes Bernardini (nella foto), consigliere regionale
di Lega Nord ha il sospetto che qualche immigrato abbia avuto riconosciuto il diritto al sostegno pubblico per
invalidità civile e continui a risiedere
nel proprio paese d’origine dove l’assegno è un discreto reddito.
Insomma, l’assegnazione
sarebbe frutto di una redditizia strategia.
“Quanti sono gli assegni di invalidità erogati agli
extracomunitari in Emilia Romagna? Quali le erogazioni e i criteri? Quanti gli
abusi?” si legge nell’interrogazione che
Bernardini ha indirizzato alla giunta di via Aldo Moro. Sotto la lente
dell’esponente del Carroccio il riconoscimento da parte della Regione di
provvidenze economiche agli invalidi civili extracomunitari, concesse per legge
dello Stato “semplicemente dimostrando la stabile (non episodica) permanenza
sul territorio nazionale, comprovata, ad esempio, dall’iscrizione alle liste di
collocamento”.
"Vogliamo vederci chiaro”, spiega Bernardini. “Sono tante le segnalazioni
di casi di extracomunitari che godono dell'assegno di invalidità standosene al
proprio Paese d'origine, dopo aver chiesto l'iscrizione alle liste di
collocamento in Emilia Romagna". "Nell’interrogazione Bernardini
chiede quindi, “stabilito che la Regione è ente concessore delle provvidenze
economiche”, il numero degli extracomunitari che ne beneficiano e anche se l'amministrazione
abbia attivato forme di controllo, con relativi risultati e una rendicontazione
degli eventuali abusi e delle misure di contrasto previste”.
E' noto che gli extracomunitari sono maestri nello sfruttare le nostre forme assistenziali, anche con l'inganno o usando le falle del sistema lasciate dai nostri incapaci legiferatori, ciò che più infastidisce è che sono proprio degli italiani da noi pagati che gli insegnano e li aiutano a fare i furbi.
RispondiEliminaSperiamo che non gli sia nota la tecnica di utilizzare l'assegno di invalidità come fanno gli indigeni cone surroga ad un onesto posto di lavoro.
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