Sasso
Marconi adotti un comune terremotato, gli amministratori comunali devolvano alla
ricostruzione tutti i loro introiti amministrativi.
La
proposta è del consigliere del Terzo Polo di Sasso Marconi Pietro Fortuzzi al
sindaco Stefano Mazzetti.
“Credo
che i primi a dover dare testimonianza di solidarietà vera verso i Comuni
terremotati debbano essere tutti gli amministratori
comunali”, scrive Fortuzzi al primo cittadino. “Chiedo quindi che il nostro
Comune, da solo o con altri enti
pubblici, ne adotti uno terremotato. Chiedo poi che il Sindaco, gli assessori e
i consiglieri destinino il loro introito mensile da attività amministrative e i gettoni
di presenza alla ricostruzione del comune prescelto e a questo fine vengano
canalizzate tutte le risorse ricavate dalle lodevoli iniziative dei singoli
cittadini, delle associazioni e dei partiti, fino al completo recupero del
comune adottato”.
Per passare dalle parole ai fatti bisogna sapere di cosa si sta parlando.
RispondiEliminaE’ evidente che il consigliere Fortuzzi non ha idea di quanto stiamo già lavorando a sostegno delle comunità colpite, e di quanto si stia facendo nel nostro territorio per prevenire emergenze legate allo sciame sismico che non dà tregua da parecchi giorni.
Non credo che potrà mai passare dalle parole ai fatti se continua ad ignorare che stiamo lavorando con la Protezione Civile per portare un concreto contributo alla gestione della crisi e per mettere le basi ad una imminente ricostruzione.
Mi piacerebbe che utilizzasse un po’ delle sue energie per promuovere la raccolta fondi che stiamo facendo attraverso un’apposita campagna che unisce cittadini, amministratori, imprese, commercianti e associazioni, tutti intenzionati a dare alle popolazioni colpite esattamente ciò di cui hanno bisogno: tutte le informazioni si trovano sul sito internet del Comune, http://www.comune.sassomarconi.bologna.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=4888 ma, siccome non pretendiamo certo che debba avvicinarsi ad un computer per scoprire cosa accade accanto a lui, sono esposte anche nelle bacheche della piazza).
Sarebbe opportuno che ci aiutasse a diffondere la liste dei beni necessari da raccogliere e inviare al più presto (anche in questo caso sono esposte nelle bacheche della piazza).
Sarebbe bene che sostenesse il nostro lavoro di contatto e relazione con i sindaci dei paesi più colpiti, con gli enti locali per coordinare gli aiuti, con i tecnici che continuano a monitorare i nostri edifici ma che hanno già fatto svariati sopralluoghi nei luoghi del sisma per verificare l’agibilità di immobili duramente colpiti dal terremoto (un super-lavoro, con ore sottratte ad impegni personali e alle nostre famiglie).
Si tratta purtroppo di auspici senza speranza se, come abbiamo già visto altre volte, l’obiettivo del consigliere non è quello del bene della collettività ma solo quello di sollevare polvere.
Ci piacerebbe invece poter lavorare con il dovuto rispetto, con il sostegno della gente, prendendoci il rischio e la responsabilità delle nostre decisioni, senza questa fastidiosa colonna-sonora di maldicenza e di appelli sgrammaticati senza capo né coda.
Non intendo quindi sottrarre altri minuti preziosi al lavoro di amministratore in questo momento difficile per dare risposte ad inconcludenti volantini e neppure risponderò a nuove e inconcludenti sollecitazioni di “bassissima” politica che non abbiano davvero a cuore la situazione delle persone e delle famiglie in difficoltà.
Signor Sindaco, stupisce vedere reagire alle critiche con tanta acrimonia chi, eletto come Primo Cittadino, dovrebbe trattare i suoi elettori con più rispetto, e per di più rivolgendosi a un consigliere eletto nella Sua stessa lista che gli ha certamente portato qualche voto, suppongo.
RispondiEliminaVoglio sottolineare che sono un elettore di destra e per questo il consigliere Fortuzzi non raccoglie certo la mia simpatia, essendo passato alcuni anni fa dall’opposizione alla Sua parte politica, perciò mi verrebbe da dire che il trattamento che Lei gli riserva è quello che si merita. Però le Sue parole così acide e irrisorie della ‘sgrammaticatura’ e della presunta avversione a usare il computer di un Suo consigliere che Le rivolge un invito e un consiglio mi hanno spinto a reagire.
Signor Sindaco, Lei è il sindaco di tutti ora, anche di chi è sgrammaticato e di chi non usa il computer. Un po’ di umiltà non guasterebbe e, un consiglio, tenga conto delle critiche, chissà che anche fra quelle più sgangherate, non vi sia qualche spunto buono.
Paolo