ASL INFORMA:
In arrivo domani, 28 giugno, una ondata di calore con possibili disagi per i cittadini residenti a Bologna e nell’area della pianura. Secondo le previsioni di Arpa Emilia-Romagna l’ondata persisterà almeno fino a venerdì 29 giugno.
Sono stati
allertati i reparti di pronto soccorso, gli ospedali, le case di cura e le strutture
di assistenza per gli anziani, i medici e i pediatri di famiglia, oltre che gli
infermieri dell’assistenza domiciliare dell’area metropolitana.
Un numero
verde gratuito contro il caldo: 800 562 110
A
disposizione di ogni cittadino il numero verde gratuito 800 562 110, attivo 24
ore su 24, 7 giorni su 7, per informazioni sui rischi per la salute e sui
comportamenti da adottare in caso di ondata di calore. Per gli anziani
particolarmente fragili, inoltre, l’Azienda Usl di Bologna promuove, insieme alla
Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria, il progetto di sostegno e-Care,
che prevede telefonate con frequenza settimanale, eventuali interventi di
assistenza a domicilio, attività di socializzazione presso strutture
ricreative.
Per
informazioni è disponibile anche il numero verde del Servizio Sanitario
Regionale 800 033 033, gratuito e attivo tutti i giorni feriali, dalle ore 8,30
alle ore 17,30, il sabato dalle ore 8,30 alle ore 13,30.
Come
affrontare le ondate di calore
Tra le
precauzioni per affrontare le ondate di calore, è bene ricordare di limitare
per quanto possibile la permanenza all’aperto nelle ore più calde della
giornata (tra le 11 e le 17), di bere molto e spesso, anche quando non si ha
sete, evitando alcol e caffeina, bibite gassate o contenenti zuccheri e, in
generale, bevande ghiacciate o fredde. Fare bagni o docce con acqua tiepida per
abbassare la temperatura corporea, utilizzare climatizzatori regolando la
temperatura dell’ambiente con una differenza di non più di 6/7 gradi rispetto a
quella esterna. Se si utilizzano ventilatori, infine, evitare di rivolgerli
direttamente sul corpo.
Particolare
attenzione va prestata nei confronti dei bambini molto piccoli, degli anziani
con patologie croniche (ad esempio i diabetici che devono assumere insulina o
le persone con scompenso cardiaco) o che vivono da soli, di chi ha difficoltà
ad orientarsi nel tempo e nello spazio, delle persone non autosufficienti,
oltre che di quanti lavorano all’aperto o in ambienti nei quali c’è produzione
di calore.
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