Un momento del convegno |
Per celebrare
la giornata dedicata alla cooperazione si sono trovati al parco del Chiù di
Pontecchio Marconi dirigenti della cooperazione di tipo B ( che identifica la
cooperazione impegnata nell’inserimento nel mondo del lavoro di persone con
difficoltà) e amministratori pubblici per un confronto e una verifica.
Dall’incontro è emerso che il Comune di Sasso Marconi presta molta
attenzione al settore, cui ha affidato ben il 6,8 % dei lavori che l’ente ha
esternalizzato. Ha quindi anticipato la
legge che si vorrebbe venisse approvata dalla Regione che dovrebbe imporre agli
enti pubblici di assegnare alle cooperative di tipo B almeno il 5 % dei lavori
esternalizzati.
L’assessore di Sasso Marconi Massimo Masetti nel suo intervento ha sottolineato:
“L’attenzione verso le cooperative sociali di Sasso Marconi è una scelta
politica forte ed è una realtà consistente anche grazie a scelte amministrative
che vengono da lontano. Le tre
principali cooperative del Comune la Copas, la Copaps e la Rupe danno lavoro a
300 persone, hanno un fatturato che si aggira sui 10 milioni e hanno voglia di
crescere”, ha precisato per dare una consistenza anche numerica alla realtà
cooperativistica sassese.
“La crisi può essere una opportunità per dimostrare
che il metodo della cooperazione è il migliore. Lasciamo pur morire il cadavere
”, ha detto per rimarcare il processo in corso ai danni del mercato e della
produzione, “ e lasciamo arrivare il nuovo” e per ‘nuovo’ intendeva evidentemente la
cooperazione.
I dirigenti delle imprese cooperative hanno messo in risalto come il mondo cooperativistico
deve restare unito per affrontare le sfide del futuro poiché: “Il mondo esterno
ci costringe a lottare con determinazione e non concede sconti,” hanno detto. “
Dobbiamo cercare di traghettarci in un futuro migliore, più nostro, navigando
in un mercato che oggi è asfittico”.
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