mercoledì 25 aprile 2012

Celebrato a Pontecchio Marconi il compleanno di Guglielmo Marconi.

I ragazzi della Giovane Italia
La consegna del diploma alla memoria di Marconi.

La principessa Elettra e il figlio Guglielmo raggiungono il Mausoleo.

Un momento della funzione religiosa.

il professor Falciasecca con la proncipessa Elettra e don Stefanelli.

I congressisti.

Alla festa dedicata a Guglielmo Marconi a Villa Griffone di Pontecchio Marconi, erano presenti con un proprio striscione anche i ragazzi della ‘Giovane Italia Bologna’ che hanno consegnato alla Principessa Elettra, figlia dello scienziato, un attestato di stima alla memoria del padre Guglielmo Marconi quale “esempio di genio Italiano che ha dato lustro con le sue scoperte alla Patria e ha traghettato il mondo dal passato al futuro. Modello di tutti quei giovani che credono in un sogno e si impegnano per realizzarlo”.
Alla cerimonia, che ricorda il giorno della nascita dell’inventore, erano presenti autorità civili e militari e numerosi studiosi e scienziati impegnati nel campo delle telecomunicazioni. La giornata ha preso il via con una funzione religiosa di suffragio celebrata da Don Tonino Stefanelli nella cappella dove sono custodite le spoglie di Guglielmo Marconi e della moglie e si è poi spostata nella Villa Griffone per il convegno.
 Il figlio di Elettra, Guglielmo, ha ricordato il decreto del marzo 1938 che istituisce la festività del 25 aprile come festa dedicata a Marconi. Decreto di cui anche gli aderenti alla ‘Giovane Italia’ erano a conoscenza. Alla domanda poi se essi fossero d’accordo con il presidente Napolitano di fare del 25 aprile la Festa di Liberazione che unisca tutti gli italiani, hanno risposto. “Il 25 aprile non può essere considerata una festa, ma una  commemorazione.  Non si può considerare festa quella che ricorda la fine di una guerra civile in cui italiani hanno ucciso altri italiani”.
Prima dell’avvio del convegno che come consuetudine presenta le novità nel campo delle telecomunicazioni e premia gli artisti impegnati con lavori sullo stesso settore, il presidente della Fondazione Marconi, professor Gabriele Falciasecca rispondendo alle domande relative a uno studio pubblicato recentemente che tratta anche della pretesa della cittadina svizzera di Salvan di gloriarsi del titolo di ‘culla della radio’ per aver ospitato lo scienziato bolognese in un periodo corrispondente  ai suoi primi esperimenti, (tesi questa contestata con decisione dalla Fondazione e dai sassesi), ha detto: “Il volume mette la parola fine alla diatriba. Marconi non ha fatto alcun esperimento in Svizzera”.


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