domenica 11 marzo 2012

Emiliano Romagnoli a rischio estinzione ?


In Emilia-Romagna un aborto (10.772) ogni quattro nascite (41.817).

Il dato preoccupante è stato segnalata dal consigliere regionale di Lega Nord, Roberto Corradi, che scrive:

“Ho presentato una risoluzione con la quale mi prefiggo l’obiettivo di impegnare la Giunta a verificare le ragioni del notevole numero di aborti che caratterizza l’Emilia-Romagna, dove si registra 1/5 della denatalità dell’intero Paese, al fine di rivedere radicalmente le politiche a sostegno della maternità ed alle famiglie”. Il consigliere continua: “In Regione nel 2010 vi sono stati quasi 11.000 aborti, a fronte di 41.000 nascite (un aborto ogni 4 nati) ed al contempo si è registrata una natività negativa (rapporto nascite-decessi) di - 5.605 unità, pari al 22 % dell’intera denatalità nazionale (- 25.544). Dai dati si evince che il 62,8 % degli aborti è praticato da donne che hanno già avuto almeno un figlio ed altresì che circa la metà delle donne che ricorrono all’interruzione di gravidanza sono sposate. Le donne italiane che ricorrono all’interruzione volontaria della gravidanza sono la maggioranza (54,8 %), mentre le cittadine straniere rappresentano il 45,3 %. Con riferimento alle certificazioni per procedere all’interruzione volontaria della gravidanza è emerso che nel 61 % dei casi sono state rilasciate da Consultori familiari.

Alla luce di quanto emerso, ritengo occorra verificare ed approfondire l’attività svolta dai Consultori familiari, eventualmente intervenendo al fine di favorire l’adozione di percorsi volti a suggerire e propiziare la scelta delle donne verso l’accoglimento della futura vita.”

Se consideriamo che a fronte di un’elevata denatalità (- 5.600), si è registrato l’arrivo di oltre 45.000 stranieri, appare evidente che in assenza di nuove ed efficaci politiche a sostegno della maternità e della famiglia, gli emiliano-romagnoli appaiono avviati alla progressiva estinzione.”

Con la risoluzione Corradi ha chiesto alla Giunta di indagare le motivazioni che inducono tante donne, molte delle quali coniugate e con figli, a ricorrere all’IVG, al fine di appurare se tale decisione è condizionata da ragioni economiche riconducibili all’inadeguatezza delle attuali politiche a favore della maternità; ed in caso affermativo, il leghista ha chiesto alla Giunta di impegnarsi a rivedere, integrare e potenziare, le misure di sostegno alla maternità.

6 commenti:

  1. Leggendo i dati sembrerebbe una delle piaghe d'Egitto, un aborto ogni 4 nascite...
    Com'è pessibile che con le misure che esistono oggi, si debba ricorrere a questo???non riesco proprio a capire cosa passi nella testa della gente...
    Per quanto riguarda poi il rapporto Emiliani/resto del mondo, sta diventando veramente preoccupante...speriamo in una vera e reale integrazione sociale.

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  2. Nel mondo animale, quando una specie è in pericolo di estinzione,la si protegge con misure che l'avvantaggiano rispetto alle altre, che magari sono invece in aumento e le sottraggono risorse e territorio.
    Nel mondo umano invece, siamo così idioti da vietare ciò, la considerano discriminazione e anticostituzionale, realizzando così di fatto un'ingiustizia.
    Vedi aiuti dei comuni per le sole nascite di italiani, specie in via di estinzione; tutti bocciati da un’insulsa ed ottusa corte costituzionale.

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  3. E come si fa a mettere al mondo dei bambini se si è costretti ad una vita precaria? Con contratti a tempo determinato e stipendi ridicoli che non ti permettono di programmare niente?

    Essere emiliano-romangnoli ha poi un valore in se? Trovo ridicola questa cosa dell'estinzione. Il mondo cambia, ci sono sempe state delle migrazioni nella storia dell'uomo, quindi le popolazioni si mescolano. Non ci vedo niente di male, anzi.

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  4. Il lavoto ce nè eccome se cè nè.

    Fornai, pizzaioli, mungitori di mucche, agricoltori, cuochi, pasticceri, infermieri....

    di questi ne cercano sempre e comunque.

    Se poi vogliamo diventare tutti avvocati, calciatori, medici, notai, farmacisti esperti di niente sulle reti televisivi allora...

    Poi il discorso della mescolanza è senz'altro condivisibile (vedere le migrazione da sud italia a nord italia).

    Per esempio è diffusa l'integrazione da parte dell'extracomunitario con piu' di 65 anni che entra nel nostro paese e raggiunge i soui familiari già stabili in Italia. Questo gli permette di percepire la pensione minima INPS. Non solo, credo che il dopo l'aver raggiunto questo diritto egli possa lasciare il nostro paese e tornare nel suo di origine dove l'INPS gli spedisce la prebenda.
    Piu' integrazione di questa.

    Per la casisitica aborto io non so esprimere una mia motivazione del perchè questo accade in modo così esponenziale.

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  5. per correttezza/completezza di informazione rispetto alla pensione minima mi rettifico: assegno sociale che fino a tutto il 2008 lo ricevevi subito poi con un intervento governativo spetta se hai soggiornato continuativamente per almeno almeno 10 anni.
    Ma per maggiori informazione vi lascio alla lettura di quanto esposto sul sito INPS:

    http://www.inps.it/bussola/VisualizzaDoc.aspx?iPDFIDItem=5731

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  6. oppure possiamo diventare tutti docenti e poi distaccarci presso i sindacati (pare che 40.000 docenti non lavorino e siano distaccatti presso i sindacati) poi cosi' mancano i docenti e il ministero è costretto a indire altri concorsi pubblici.

    Ma dove cacchio viviamo.

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