martedì 27 marzo 2012

Da ieri sera provo un senso di sgomento.


GianLuca Testoni, consigliere comunale di Vergato, ci invia e pubblichiamo:

Da ieri sera provo un senso di sgomento, lo stesso che ti assale quando ti dicono della morte di un caro Amico o di un vecchi commilitone oppure ,scusate la volgarità ma è reale, quando in un paese lontano da casa scopri di aver perso le chiavi della tua auto. Non sai cosa fare, lì per lì t’incazzi e ti disperi alternativamente e sempre più velocemente sino a che un senso d’inanità ti pervade e ti blocca anche il cervello finché finalmente la paura ti assale.

Da quando ho saputo della morte di Antonio Tabucchi (nella foto) io ho paura.

Ho paura di quello che succederà. Perché? Perché ci sono persone che con le loro opere e più o meno con i loro fatti costituiscono un esempio morale per una Nazione. La consapevolezza di questo ruolo spesso (anzi sempre) non c’è, sennò sarebbero dei vecchi tromboni inascoltabili. Il loro modo di comunicare spesso è l’arte non una specificatamente, ma tutte. Si pensi alla musica (Verdi, Wagner) la pittura (Leonardo, Toulouse Lautrec, Pelizza da Volpedo ecc) la poesia (Elliot, Rilche ecc) e anche la letteratura. In quest’ultima arte si colloca Tabucchi: un italiano che amava scriveva viveva il Portogallo.

Ma che ce frega del Portogallo tra l’atro ha uno spread altissimo!

Non è il Paese l’importante è la spinta che diede a tutti noi quasi vent’anni fa Sostiene Pereira. Una spinta lunga quando oramai come oggi pensavamo che la Politica fosse finita e prevalesse l’Interesse. Noi ci sentivamo Pereira, smarriti, sentimentalmente integri ed in perenne lotta con il nostro Congresso di Anime. Ma attraverso l’esempio di un giovane e la consapevolezza di un’ingiustizia anche in noi rinasceva quella speranza morale di un cambiamento verso una reale libertà che è quella di una scelta consapevole individuale e solidaristica. In sintesi la nostra Costituzione.

Adesso in questa lunga crisi vedo che un po’tutti navighiamo a vista day by day proprio per questo ci servono delle guide morali altrimenti siamo e saremo sempre preda dei media di qualunque parte politica che dall’alto dei loro prezzolatissimi articoli pontificano quale dovrebbe essere la nostra vita financo i nostri sentimenti e le scelte sessuali ; ovviamente con un doppio pesismo italico se si tratta di potenti o di volgare popolo italiano.

Tabucchi per me era una boa di avvistamento qualcosa che dopo un naufragio ti da la sicurezza di un salvataggio e quindi di un futuro.

Se ne è andato a 68 anni, troppo presto per lui troppo presto per noi. Certo ci resta la sua opera, ma sapere della sua esistenza mi dava la speranza di uno sprone collettivo che a breve non vedo e anche per questo lo piango.

Estàs bem Antonio!

Gianluca

26/03/2012

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