sabato 28 gennaio 2012
Sciopero dei tir. Alle stelle frutta e verdura: rincari anche del 200%.
Pietro Sabbioni, della Confederazione Italiana Agricoltori (CIA) informa:
“Lo sciopero dei tir ha provocato una sorta di ‘panico all’acquisto’. Non è solo una corsa alla ricerca di benzina, ma anche di provviste alimentari. Si registrano aumenti del 200%, dal campo alla tavola si hanno incrementi addirittura di dieci volte. Un danno ingente per le famiglie italiane, che in pochi giorni hanno visto lievitare la loro spese del 15, 20%, e per le stesse aziende agricole che non riescono a trasportare le loro produzioni fresche e che quindi andranno distrutte”. Riferisce Pietro Sabbioni della direzione della CIA provinciale allarmato e preoccupato per uno scenario che rischia di avere degli effetti deleteri per le tasche e anche per la salute dei cittadini e per i produttori agricoli, impossibilitati a smerciare le loro produzioni.
“I principali prodotti presi d’assalto dagli speculatori riguardano frutta e verdura. Le zucchine in poco meno di una settimana sono passate da 3,5 euro a 7,50 euro al chilo, le insalate da 2 euro a 4,30 al chilo, i cavolfiori da 1,50 a 2,50 euro al chilo. Allo stesso modo i frutti stagionali, come le arance, sono rincarate del 100% da 1 euro a 2 euro al chilo. Le mele sono passate da 1,20 a 2,10 euro al chilo, mentre le pere sono cresciute da 1,30 a 2,30 euro al chilo. Siamo in presenza di una situazione assurda”, continua Sabbioni. “E’ bastato un blocco tir di tre giorni per dare vita ad una ondata speculativa che sta assumendo contorni drammatici. Questo è ancora più grave se si pensa che i pochi agricoltori che hanno la possibilità di trasportare i loro prodotti stanno vendendo agli stessi prezzi di un mese fa. Un esempio per tutti: un chilo di zucchine sul campo ha una quotazione di appena 1 euro, che oggi nel passaggio della filiera arriva al consumo addirittura a 7,50 euro, con un incremento del 650%. Per gli agricoltori al danno si aggiunge la beffa. Diventa indispensabile e necessario che le istituzioni preposte vigilino con la massima attenzione per stroncare manovre speculative che mettono in crisi i consumatori e provocano conseguenze negative all’agricoltura”.
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