lunedì 2 gennaio 2012

Cave: entro gennaio si aggiornino le tariffe.



Defranceschi inizia l’anno con la richiesta di aggiornare gli oneri per le estrazioni in cave e lo fa sostenendo che in 10 anni sono stati persi 200 milioni che avrebbero certamente migliorato le disponibilità degli enti pubblici territoriali coinvolti.

“E’ da oltre un anno che in Aula e in commissione discutiamo di come aggiornare le tariffe sulle attività estrattive,” scrive Andrea Defranceschi, Capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione, “ma ancora nessuna decisione. Quest’immobilismo è ingiustificabile, visto che, a parole, anche la Maggioranza si mostra d’accordo sulla nostra proposta di aumentare gli oneri di cava. Le tariffe sono ferme al 21 gennaio 1992, quando la delibera di Giunta n. 70 fissava dei prezzi, in lire, che oggi sono assolutamente ridicoli. Solo negli ultimi dieci anni i cittadini emiliano-romagnoli si sono visti scippare delle risorse naturali per quattro soldi, perdendoci, circa 200 milioni di euro! Adesso non possiamo più aspettare, sono passati vent’anni dall’ultimo adeguamento e continuiamo a temporeggiare, senza alcuna giustificazione se non quella di proteggere gli interessi dei cavatori, che sono esorbitanti. La nostra ultima proposta, presentata in sede di bilancio,” spiega il Capogruppo, “prevede un aggiornamento delle tariffe sulla scorta di quelle applicate nel Regno Unito già dal 2002, con un aumento compreso fra le 4 e le 6 volte rispetto alle cifre attualmente
in vigore. Applicando la nostra proposta agli ultimi dati disponibili, quelli del 2009, la Regione otterrebbe un gettito di circa 20 milioni di euro all’anno, per non parlare dei ritorni per i singoli comuni. Non facciamo il calcolo anche per il denaro perso negli Anni Novanta, non avendo dati certi, ma possiamo supporre che le cifre siano paragonabili. A gennaio, è una priorità, la Giunta dovrà deliberare un aumento delle tariffe molto consistente. Non siamo in un periodo di vacche grasse, non possiamo permetterci di rinunciare a 20 milioni di euro l’anno .”

Defranceschi informa inoltre che nel 2009 in Regione erano attive 133 cave: 56 in provincia di Parma, 30 a Bologna, 29 a Reggio Emilia, 7 a Rimini, 6 a Ferrara, 1 a Modena e una nella provincia di Forlì-Cesena. Inoltre ci sono 28 cave inattive, 6 sospese, 58 esaurite e in corso di sistemazione, 2 esaurite e non
sistemate (entrambe nel bolognese) e 9 esaurite e sistemate. Totale: 236 cave.

8 commenti:

  1. Egregio Defranceschi, per quantificare l'aumento io più che a riferirmi alle tariffe applicate nel Regno Unito guarderei quanto i cavatori hanno aumentato le tariffe dei loro materiali a partire dal 1992 e parametrerei gli aumenti ai loro aumenti. Se ho scritto per ingenuità una bischerata la inviterei a spiegarmi perchè ciò non sarebbe corretto.
    Cordiali saluti e buon 2012.

    RispondiElimina
  2. NEL CENSIMENTO CI SONO ANCHE LE CAVE PRIVE DELLE NECESSARIE AUTORIZZAZIONI (FACCIO RIFERIMENTO A QUELLE DENUNCIATE DAL DEFRANCESCHI?)

    MA ALLORA NON POSSIAMO SEMPRE LAGNARCI DEL GOVERNO CENTRALE DI TURNO.

    DALLA LETTURA DI QUESTO ARTICOLO E' EVIDENTE IL LASSISMO ANCHE DELLA POLITICA LOCALE.

    COMPLIMENTI.

    UN PRIVATO CITTADINO CHE HA COME CESPITE UNA SECONDA ABITAZIONE IN AFFITTO, NON ANCHE PER LUCRO, MA SQUISITAMENTE PER IL SOLO FATTO DI AFFRONTARE LE SPESE ATTIVE E PASSIVE CHIEDE SEMPRE AGGIORNAMENTI DEL CANONE IN CAPO ALL'INQUILINO.

    RispondiElimina
  3. Signor DEFRANCESCHI, sarà mica il caso di interessare la Corte dei Conti per questa mala gestione?

    RispondiElimina
  4. Sono pienamente d'accordo mi chiedo come mai la regione Emilia Romagna non approffondisce le ispezioni all' interno delle cave che di cose se ne vedono ma........non si possono dire come movimenti di mezzi tra le 05.00 e le 07.00 del mattino nei pressi di riola ad esempio !!!!!!

    RispondiElimina
  5. Collega Anonimo, puoi segnalare la cosa, anche in forma anonima, ad una delle faccine che trovi nel collegamento internet sottostante cosi' che facciano un'interrogazione:

    http://assemblealegislativa.regione.emilia-romagna.it/wcm/al/aal/ist/commal/legIX/comm_perm/commIII/pag_commIII.htm

    oppure al seguente indirizzo:
    Corpo Forestale Dello Stato Comando Stazione Di Vergato
    10, Piazza Della Pace - 40038 Vergato (BO) tel: 051 911086

    RispondiElimina
  6. Sulla cava di Vergato ho presentato un esposto più di 1 anno fa, ma non se ne sa nulla.

    Per il resto ho certezza che Carabinieri e Forestale leggono questo blog.

    saluti

    RispondiElimina
  7. http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2012/01/10/650342-variante_valico_cinque_stelle_frana_ripoli_attiva.shtml

    http://notiziefabbriani.blogspot.com/2012/01/variante-di-valico-e-ufficiale-la-frana.html

    MA CHE BELLEZZA, CHE IDILIO.

    CHIUDIAMO ANCHE LE CAVE. DEDICHIAMOCI ALLA PIANTUMAZIONE E ALL'AGRICOLTURA.

    RispondiElimina
  8. Caro Anonimo del 2 gennaio delle ore 23.35 che io sappia, i controlli su tutte le cave presenti nel nostro territorio sono in corso, ma non mi risulta che le cave nei pressi di riola dalle 5 a 7 hanno in corso prelievo di materiale, cmq se hai qualcosa da segnalare o hai visto cose anomale oltre che scrivere sul blog puoi segnalare quello che hai visto al corpo forestale visto che sono in servizio anche per queste cose. Essere buoni cittadini significa anche aiutare le forze dell'ordine facendo le dovute segnalazioni evitando di tenere comportamenti omertosi o strafottenti, perchè se pensate che loro tengano sottocontrollo l'intero territorio senza aiuto da parte nostra bhè, mi sembra un pò difficile. O bisogna aspettare solo che qualche evento ci tocchi personalmente per aiutarli?

    RispondiElimina