La Regine, con la delibera 1484 ha chiuso definitivamente le porte a una centrale turbogas a Lama di Reno in comune di Marzabotto. Il progetto prevedeva il recupero, con aumento di capacità, della centrale dell’ex cartiera per una produzione di energia che rispondesse ai picchi di domanda. Al progetto si sono opposti con determinazione i residenti della vallata costituitesi in Comitato Noturbogas.
“I pareri contrari del Comune di Marzabotto e di Sasso Marconi, del Parco di Monte Sole e dell’AUSL sono risultati decisivi,” si legge in un comunicato del Movimento 5 Stelle. “Ma determinante è stata la pressione dei comitati e la preparazione tecnica dei loro associati, che in Conferenza dei Servizi ha consentito di demolire, punto per punto, il progetto Dufenergy, ” spiega il comunicato. “Ci auguriamo che la VIA per le trivellazioni Hunt Oil (Progetto Reno) subisca la stessa sorte. Per il futuro, le amministrazione dovrebbero cercare maggior confronto con i cittadini prima di calare dall’alto certi piani, ” conclude Andrea Defranceschi, capogruppo consigliare del Movimento 5 Stelle in regione.
questo qui arriva sempre dopo la puzza per cercare di mettere il cappello su tutto nella sua brama di raccattare quel pò di voti che gli consenta di farsi un altro giro in Regione.
RispondiEliminaMi auguro che tanta impudenza venga trattata come si merita da parte degli elettori di questo territorio che ben sanno chi deve essere ringraziato per questo sventato pericolo, e non mi pare che nessuno di questi lo abbia nominato portavoce.
Qui chiunque può trovare tutta la documentazione necessaria:
http://marzaforum.forumattivo.com/t1054-lo-strano-caso-della-turbogas-a-lama-di-reno#3475
Mancano assolutamente meccanismi di democrazia diretta con i quali i paesani e i cittadini possano fermare sul nascere le scelleratezze che un(a) sindaco pianifica quando si alza la mattina e gli tira come le/gli va o gli/le frulla nella crapa.
RispondiElimina'sti sindaci podestà che ricevono ordini dai partiti o da parti ristrette devono rispondere agli elettori che li delegano e non ad altri poteri occulti.
E non possono decidere di edificare questo o quello, di creare ecomostri, cave, inceneritori, piani regolatori folli, centrali fossili, devastazioni infrastrutturali, commerciali e simili e altra robba per il male comune. Ora è uno strazio, un sacrificio immane, una fatica titanica ed estenuante riuscire a fermarne i danni prima che 'ste cose nefaste vengano realizzate e spesso non si riesce.
A Lama di Reno e in generale a Marzabotto, fortunatamente, alla fine i paesani hanno impartito una lezione di democrazia con i fiocchi alle sovversioni democratiche e agli amministratori che ne furono complici.
Chi ha scritto il primo commento Sto arrivando poco della questione. Il movimento 5 stelle e' col comitato fin dalle prime manifestazioni. Defranceschi era fuori con noi al freddo fuori dalla provincia a manifestare e l'unico politico a intervenire alla conferenza a marzabotto. Poi qui riconosce con onesta di chi sia il merito di questa vittoria. Se chi scrive ha problemi personali e in ogni post che lo nomina deve attacarlo nascosto dall anonimato, affari suoi. NOn rovini questa festa con stupide polemiche. Giulia
RispondiEliminaSono abbastanza d'accordo col primo commento, e aggiungo che oltre ad arrivare "dopo la puzza" ho l'impressione che sia un "bastian contrario". Sarei curioso di conoscere l'opinione del Defranceschi sulla crisi KEMET/Arcotronics e sui 212 esuberi annunciati....
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