Vergato si è svegliato stamane ai fischi degli 'idignados' di Prunarolo.

Gli ‘idignados’ della montagna, come preannunciato, hanno invaso la piazza di Vergato con cartelli, fischietti, badili e carriole per sollecitare il ripristino della strada di Prunarolo interrotta dal mese di gennaio per una frana.

Lo smottamento impedisce il transito diretto fra la frazione e la statale Porrettana. Distribuendo volantini e Intonando slogan, come ‘la strada è un diritto non un optional’ o ‘dove vai se la strada non ce l’hai’ e accompagnati dal sottofondo musicale dei fischietti, hanno percorso la via che dalla stazione ferroviaria porta al palazzo comunale. Qui, dopo una breve sosta, sono stati accolti nella sala consigliare del comune dal sindaco di Vergato Sandra Focci.

Il primo cittadino, dopo aver fatto notare che ha accettato l’ingresso dei cittadini in protesta anche se la manifestazione non era stata autorizzata, ha elencato gli interventi a carico dell’ente pubblico che si sono succeduti a favore della strada di Prunarolo e, per dimostrare l’attenzione dell’amministrazione comunale verso la viabilità della frazione, ha ricordato che sono stati accantonati 60.000 euro quale prima risorsa da destinare all’impegnativo allargamento della strada che si vuole realizzare.

In merito all’intervento per il ripristino della frana, l’amministrazione comunale si è rivolta alla Regione, al consorzio Reno Palata e agli altri enti preposti alla tutela dell’ambiente perché riportassero la viabilità alla piena funzionalità. Purtroppo non vi è stata risposta e il Comune non ha nell’immediato, ha sottolineato il sindaco, risorse per intervenire a causa dei noti tagli di bilancio di cui sono stati vittime gli enti pubblici e per i limiti imposti dal ‘patto di stabilità’ che non consentono di fare investimenti.

Gli indignados hanno replicato ricordando al primo cittadino i loro forti disagi in quanto costretti ad impegnativi e molto più lunghi tragitti per raggiungere i servizi e per le incertezze dei tempi necessari a ricevere i soccorsi che potrebbero rendere inefficace l’intervento dei soccorritori.

Il consigliere comunale Giuseppe Bonantini di Tolè ha contestato le affermazioni del sindaco, precisando che della manifestazione era stato informato il maresciallo dei Carabinieri con richiesta scritta il quale ha potuto organizzare un servizio d’ordine adeguato. Ha ricordando poi che nel 2007, sono stati spesi inutilmente circa 30.000 euro, per uno studio geologico utile alla predisposizione dell’intervento di allargamento della strada. Spesa inutile poiché allo studio non è seguito neppure il progetto. Ha poi contestato la motivazione ‘della mancanza di fondi per i tagli e i limiti imposti ai comuni dalle leggi nazionali’ dicendo: “Troppo spesso si giustificano con queste motivazioni sperperi e inefficienze. Negli altri comuni, soggetti alle stessi imposizioni di legge, la viabilità è assicurata. Mentre a Vergato solo ieri si è intervenuti per chiudere alcune buche nelle strade di Prunarolo”.

Gli indignados hanno poi ricordato, a riprova del disinteresse generale per Prunarolo, che da un anno e mezzo non si riunisce la Consulta di frazione e hanno chiesto che almeno un cittadino della frazione venga inserito nella commissione comunale ‘Territorio e Ambiente’.

Alla manifestazione hanno partecipato anche Dario Mingarelli e il consigliere comunale Gianluca Testoni il quale ha salutato l’evento di protesta con soddisfazione: “E’ la prima manifestazione con corteo a Vergato non organizzata da un partito. E’ un movimento spontaneo, cui partecipano non solo cittadini di Prunarolo, che abbiamo affiancato perché condividiamo le ragioni alla base della protesta. Chi manifesta, se avrà un aiuto minimo, è disposto a ‘tirarsi su le maniche’ e fare da se’”.

Al termine dell’incontro, gli indignados non hanno nascosto la loro delusione per non aver ottenuto alcun impegno da parte degli amministratori, in diversi si sono detti intenzionati a continuare l’azione di protesta fino al raggiungimento del risultato e hanno proposto una seconda manifestazione davanti alla sede bolognese del PD, partito cui aderisce il sindaco Focci.

Qualcuno azzarda già persino una data.