lunedì 10 ottobre 2011

A novembre si inaugurerà la bretella d'ingresso a San Lorenzo nella nuova Porrettana.


Sono iniziati i lavori per l’ultimazione delle bretelle che renderanno possibile l’ingresso e l’uscita della nuova Porrettana a San Lorenzo di Sasso Marconi. Ciò faciliterà, rendendo immediato il raccordo fra la vecchia e la nuova viabilità, l’utilizzo della statale recentemente realizzata a una parte del paese dove si concentrano le attività artigianali e industriali e dove si prevede il futuro incremento residenziale del capoluogo.

L’assessore di Sasso Marconi Andrea Mantovani ha riferito che l’ultimazione dei lavori è prevista entro il mese di novembre anche se il ponte dello svincolo è stato depredato dell’intera impiantistica per l’illuminazione. Probabilmente ad opera dei soliti razziatori di rame. Ciò comporta un onere aggiuntivo, ma si sta già operando.

Il ritardo dell’intervento è stato causato dal ritrovamento lungo il tracciato di diverse basi di ‘fornaci’ romane. La Sovrintendenza ha richiesto la sospensione dei lavori per completare la ricerca dei reperti che testimoniano l’importanza del sito in epoca romana e forse anche in quella etrusca (i Romani si sono spesso sovrapposti alle organizzazioni viarie e strutturali di chi li aveva preceduti). I ritrovamenti sono poi stati mappati perché possano essere sempre rintracciati e ricoperti in modo da garantirne la conservazione nel tempo. Ora i lavori hanno potuto essere ripresi per completare la bretella che passerà proprio dove i Romani bruciavano le rocce del vicino Reno per ottenere calce.

Il costo dell’intervento è di circa 300.000 euro sostenuto da Società Autostrade che non ha potuto ultimare la bretella al tempo della realizzazione della Variante di Valico.

Ora Sasso Marconi, così come le intere popolazioni delle vallate del Reno e del Setta, aspetta la soluzione dell’ingresso in Porrettana dal vecchio casello di Sasso Marconi, il nuovo casello autostradale a Borgonuovo e, soprattutto il raccordo diretto della Porrettana con la tangenziale di Bologna, evitando, grazie al tunnel previsto, di entrare in Casalecchio di Reno.

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