Il borgo settecentesco di Colle Ameno avrà altre botteghe artigiane e due nuove unità abitative.
Sono infatti in corso i lavori per il recupero della seicentesca ‘villa Davia’ e degli ingressi di villa Ghisilieri. Si provvederà inoltre al consolidamento della cinta muraria della parte di villa Ghisilieri collassata a seguito dei danni lasciati dal passaggio delle seconda guerra mondiale.
Un altro passo avanti verso il completo recupero delle borgo settecentesco che il senatore bolognese Filippo Ghisilieri, una volta venuto in possesso dell’azienda Davia e del relativo patrimonio residenziale, seppe ampliare in modo prestigioso (ne è un esempio la chiesa barocca-rococò che nonostante sia stata razziata, è una presenza preziosissima e una testimonianza dell’arte settecentesca bolognese) e organizzarlo come uno dei più qualificati centri illuministici dell’Europa. All’interno del Borgo, la cui ragione istitutiva era la realizzazione di un centro autosufficiente grazie alle produzioni agricole e artigianali, fu una vera fucina sociale-imprenditoriale. Vi trovarono infatti sede, fra le tante attività, una fabbrica di maioliche (oggi tanto ricercate, sia per la qualità dei lavori che uscirono dai forni di Colle Ameno, sia per la loro rarità in quanto il laboratorio rimase attivo solo pochi anni), un ospedale con chirurgia, una biblioteca, un museo archeologico e un collegio.
“I lavori di recupero e consolidamento, affidati a una associazione di imprese, porteranno all’antica funzionalità e utilizzabilità degli scantinati, molto belli, e alla risistemazione dei solai. Verranno inoltre rifatti i solai mancanti e il tetto per un costo che si aggira sui 2.200.000 euro finanziati con i fondi della Variante di Valico”, ha ricordato l’assessore di Sasso Marconi Andrea Mantovani. “L’inaugurazione del recupero è previsto antro la fine del 2012”.
Per il pieno recupero dell’antico borgo si dovrà ‘rifare’ l’ala della villa Ghisilieri crollata. Ipotesi progettuali sono già stata fatte e presentate, fra cui, quella molto bella e futurista di realizzare l’antica cubatura con strutture in vetro e affidare la villa recuperata alla Fondazione Marconi per gli studi e le ricerche dei giovani studenti universitari e dei loro docenti.
La fantasia non manca, sono i finanziamenti a latitare.
"Verranno inoltre rifatti i solai mancanti e il tetto per un costo che si aggira sui 2.200.000 euro finanziati con i fondi della Variante di Valico”
RispondiElimina...e quando avremo speso 4 vecchi miliardi di lire per portare la struttura al grezzo?
Capisco che i Fondi della Variante sono stati destinati in anni "buoni" in cui non si immaginava la situazione economica che stiamo vivendo, ma forse sarebbe stato meglio rivederle per tempo...
Ciclabili, recupero di Colle Ameno ...cose buone, mi si dirà.
Ma siamo sicuri che queste siano le reali priorità del paese in questo momento?
La reale priorità del paese in questo momento è il recupero della cultura , unica nostra fonte di probabile reddito e rinascita, le nostre miniere d' oro e pietre preziose sono le vestigia del nostro passato che tutti ci invidiano e vorrebbero poter ammirare.
RispondiEliminaAntonio Vallisneri de' Vairo.