E per passatempo, l’incendio della boscaglia.
A scoprire il pericolosissimo gioco di quattro giovanissimi sono stati i Carabinieri di Sasso Marconi che, nella nottata trascorsa (6 settembre), intorno alle’1, durante un servizio notturno di perlustrazione nei pressi di via Nugareto, sul confine fra Sasso Marconi e Casalecchio di Reno, hanno notato un’Alfa Romeo Mito di colore nero parcheggiata lungo la strada. Considerata la zona isolata e non vedendo nessuno a bordo, hanno iniziato a verificare se l’autovettura risultasse tra quelle segnalate rubate. Contemporaneamente, hanno notato che nel bosco era in atto un incendio di discrete dimensioni e hanno contattato il 115 per richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco.
Si sono poi accorti che quattro ragazzi stavano sopraggiungendo a piedi dalla zona dell’incendio e, alla richiesta di motivare la loro presenza in loco, hanno riferito di aver perso il controllo del fuoco durante un barbecue predisposto per cuocere la carne.
I Carabinieri, per avere conferma di quanto detto, hanno chiesto ai giovani di mostrare il punto esatto da dove era scaturito l’incendio, ma i quattro hanno allora cambiato versione e hanno riferito che le fiamme erano partite a causa di un falò che, successivamente era sfuggito al loro controllo.
L’incendio ha prodotto la bruciatura del sottobosco e di alcuni alberi, in un’area di oltre 250 mq. Sul posto sono intervenuti una squadra dei Vigili del Fuoco di Zola Predosa che in poco tempo ha domato l’incendio e ha attribuito la natura delle fiamme a cause sicuramente dolose.
I quattro ragazzi, tutti nati e residenti a Bologna, di cui tre 18enni e uno di 16 anni sono stati condotti presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Sasso Marconi e il minore è stato affidato alla madre, costretta a recarsi in caserma nel cuore della notte per recuperare il figlio. Sono stati denunciati a piede libero per incendio boschivo colposo, in concorso tra loro.
L’incendio non ha provocato feriti e fortunatamente non ha raggiunto abitazioni.
Foto e notizia del Comando Carabinieri di Bologna.
Per i quattro vandali servirebbe una condanna terapeutica: per alcuni anni, un tot di mesi all'anno, a restaurare, ripulire, sorvegliare boschi, rive di fiumi ed altre aree naturali.
RispondiEliminaEgregio sign. Zecca credo che sarebbe più "terapeutico" fargli pagare i danni, intervento dei vigili del fuoco più il valore dell'area bruciata valorizzata come da tabelle, le assicuro che il conto sarebbe abbastanza salato. La gente per curarla vuole colpita nel portafoglio.
RispondiEliminaPena esemplare ...... Bravi i carabinieri (grazie)......
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