giovedì 4 agosto 2011

CHIUSURA PISTA MOTOCROSS SASSO MARCONI




Andrea Defranceschi, (nella foto) dopo gli accertamenti sulla irregolarità della pista di Motocross di Ponte Albano a Sasso Marconi lancia un appello: “Impegniamoci tutti per creare un’altra pista regolare. La risposta dell’assessore regionale Sabrina Freda conferma che lo Scaletto era abusivo”. Poi accusa: “Il Comune cos’ha fatto finora?” Aggiunge anche l’indirizzo dove è possibile verificare la fondatezza di quanto asserito. (http://www.comune.sassomarconi.bologna.it/upload/sassomarconi_ecm6/gest
ionedocumentale/1507_784_3126.pdf)
"La risposta dell’Assessore Regionale all’Ambiente non lascia spazio a dubbi: la pista dello scaletto era irregolare e il Comune di Sasso Marconi ha ignorato la vicenda fino alla nostra interrogazione,” continua Defranceschi, capogruppo in regione del Movimento 5 Stelle. “ La chiusura momentanea, concordata fra il sindaco Stefano Mazzetti e i delegati del Motoclub arriva in ritardo di quarant’anni. Ma meglio tardi che mai. Strano che sia bastato un nostro intervento perché l’amministrazione individuasse i gestori della pista, poichè fino ad oggi aveva dichiarato di non conoscerli (DOCUMENTO ALLEGATO). Cosa ha fatto il Comune per aiutare i motocrossisti e cosa aspetta ancora la Regione? Non lo capiamo. Comunque ora,” sostiene ancora Defranceschi, che con la sua interrogazione ha sollevato il problema in Regione, “siamo pronti ad impegnarci per trovare una soluzione che accontenti tutti. I motocrossisti, che hanno diritto a praticare il proprio sport in tutta sicurezza, pagando l’accesso a chi esercita regolarmente la gestione di un impianto non abusivo, i cittadini, che hanno diritto di non vedersi sottratto irregolarmente territorio e risorse dalle casse comunali e l’ambiente, poiché in alcune zone protette certe attività sono vietate non per cattiveria, ma per precise ragioni. Quindi,” conclude Defranceschi , “noi siamo pronti ad incontrarci con le parti per dare una mano ad individuare una zona libera da vincoli ambientali in cui creare un nuovo tracciato, i cui gestori pagheranno quanto dovuto al Comune.”

Andrea Defranceschi
Capogruppo
Movimento 5 Stelle Emilia-Romagna

22 commenti:

  1. ...un'interrogazione in merito al problema menzionato all'articolo precedente, cioè i 212 esuberi all'ex arcotronix no???? Quelli sono i veri problemi del paese, problemi da risolvere a tamburo battente, non le piste da cross o la caccia. La valle del Reno sta perdendo posti di lavoro come una guerra miete vittime. Cartiere Burgo, Maglio, Reno De Medici, Arcotronics... cosa vogliamo fare????
    Marco

    RispondiElimina
  2. Come si dice qui da noi: "ah son problemi" consigliere Defranceschi".
    Davvero le siamo grati perchè ci sottopone questi annosi problemi riguardanti il nostro territorio. E mi raccomando, ogni volta che si impegna in qualcosa, a ragione o a torto, spari nel mucchio, dica sempre che lei è l'unico che fa le cose giuste, che gli altri non "son buoni di far nulla". E' sempre bello sapere che qualcuno ci porta testimoninza di verità e rettitudine.
    Mi viene in mente il "Non va bene niente! E' tutto da rifare!" di Gino Bartali, mi sembra le si addica particolarmente.
    Un saluto,
    Cesare Salomoni

    RispondiElimina
  3. I problemi italici sono spesso risultanti da una stratificazione di piccole cose fatte male, di piccoli interessi di piccoli soprusi, di piccoli passi senza senzo verso situazioni palesemente assurde, insostenibili, folli.
    Il Finché la barca va lasciala andare, tanto che, appunto, il paese sta andando a rotoli e tra pochi anni, quando questo sviluppo tumorale garantito dal petrolio che finirà collasserà, ci ritroveremo senza mangiare (i capannoni (vuoti) e le cartiere non producono né zucchine, né riso e tantomento salsiccia).

    Ci sono ancora degli ingenui che pensano che le questioni ambientali siano... di scarsa importanza.
    Ma cosa mangiano, questi? Cosa bevono? cosa respirano?
    Solo degli stupidi possono pensare che ci siano problemi più importanti. Il termine di stupido è preciso perché così si definirebbe ogni persona che a bordo di una scialuppa che sta andando a fondo o con poche risorse vitali in cambusa (l'Italia è il 4° importatore al mondo di cereali in un mercato in cui già ora la domanda in ulteriore esponenziale crescita supera l'offerta in calo, solo per citare uno tra centinaia di risorse vitali per le quali siamo in pesantissimo deficit) si preoccupi di "altri problemi da risolvere".
    Gli altri cosa dicono a proposito di questa robba del cross (una delle cose di pochi che rompe il ca____o a tutti gli altri?)
    Prego, esprimetevi sulla questione.

    Mah.

    C.Zecca

    RispondiElimina
  4. Ottimo con tutti i problemi che ci sono nella valle del reno e del setta la pista da cross era veramente un grosso problema se anche per problemi più seri caro Defranceschi ci si applicasse così sarebbe tutto ok ma ho paura che per altri problemi lei la faccia non ce la mette chissa cosa ne pensa Beppe Grillo di questo suo zelo per nulla, non penso che l'abbia fatta eleggere per la pista da cross


    Cittadino disoccupato

    RispondiElimina
  5. Giusto,sensibilizziamo queste capre del motocross!Facciamo loro capire che quello sputo di terra sassosa su cui da decenni praticano il loro barbaro sport tornera' ad essere culla di un delicato e rigoglioso ecosistema!Sono piccoli soprusi che vanno puniti,pazienza se le cave stanno divorando(spesso oltre il consentito) intere vallate con conseguenze devastanti,stravolgendo paesaggi e cancellando la vita e la storia di interi fiumi.Anche qui da noi c'e' un pistino nel fiume,dove 20 anni fa ci si trovava a divertirci.Sono tornato a girarci,é stato tagliato in due da una camionabile dove corrono i mezzi da cava ai 100 all'ora,sembra la guerra.Giravamo con le moto in mezzo alla natura,ora ci sono scavatrici,camion che sollevano nubi di polvere,alberi ed arbusti sradicati e il fiume non si vede piu'.Ma sicuramente ho colpa anch'io,quindi tagliero' le gomme alla mia moto,da qualche parte dovremo cominciare.
    Marco Negroni

    RispondiElimina
  6. ...a parte il fatto che non ho mai conosciuto una persona intelligente che dà dello stupido ad un'alta persona, vorrei dire al non-stupido ambientalISTA che dobbiamo sicuramente risolvere la situazione ambiente e risorse entro qualche anno, ma dobbiamo risolvere la situazione lavoro SUBITO, altrimenti non arriveremo a sopportare i disastri creati dal non rispetto dell'ambiente, appunto.
    Saluti, Marco

    RispondiElimina
  7. Gentile Cesare Zecca,
    grazie per lo stupido, cortesia che che volentieri le rimando.
    Peccato che cartiere e industrie non producano nè zucchine, nè riso, d'altronde chi come me e la maggior parte dei cittadini di queste comunità vive in appartamento, non ha la possibilità di sostentarsi con le zucchine del proprio orto. Piccolo appunto: mi faccia capire, lei coltiva riso? o la va a prendere in bicicletta nel pavese o nel veronese tutte le volte che le viene questa insana voglia? Coltiva farro? Orzo? Mais? Mele? Pere? Macella carne? Si sposta sempre e solo in treno e bici elettrica? Se ce la fa bravo lei! Io non riesco, con buona pace sua. Cerco allo stesso tempo di tenere i piedi per terra, e penso che per "procurarsi" (bello il termine eh?) queste materie prime, ho bisogno di scambiare del vil denaro nella migliore delle ipotesi con qualche produttore, nella peggiore, inorridisca, con qualche commerciante. Mi piacerebbe vedere un bel campo di farro, di orzo al posto dell'arcotronics, mi creda, temo però non sarebbe sufficiente a sostentare centinaia di famiglie. Le anticipo la polemica, se vuole, che la pianura padana è stata snaturata, che in montagna non si coltiva più nulla... ecc... molto vero, ma qui stiamo parlando di un pistino di motocross ai margini di un fiume rispetto all'esubero di 212 lavoratori dell'arcotronics, solo per citarne una. 212 famiglie, che se non ci muoviamo tutti compatti, velocemente, rischiano di perdere la possibilità di procurarsi zucchine, riso, farina e zucchero. Appunto.
    Un saluto,
    Cesare Salomoni

    RispondiElimina
  8. Qui si tratta del problema di una pista da cross vissuta nel limbo di illegalità sulla quale si sono chiusi nasi, orecchi ed occhi, in un'area che era "selvatica" e che tale deve tornare.
    E' un'importante questione ambientale, visto che quella roba devasta i posti in cui viene fatta ed è una pessima usanza antiecologica e quindi da studiare attentamente prima e da contrastare poi.

    Cartiere od Arcotronics non c'entrano. E c'entrano.
    Visto che gli esseri umani, prima che lavorare, devono vivere in un dato ambiente e che se l'ambiente è insalubre hanno malattie anche gravi e/o schiattano e quindi non possono neppure avere forza e salute sufficienti per lavorare.
    Se l'ambiente viene distrutto, significa che anche i lavoratori che esso contiene verranno distrutti,non avranno alcuna possibilità di lavorare.
    E' semplice, elementare.

    Ci sono alcuni falsi dilemmi.

    > Ci sono attività più distruttive come le cave.
    Il fatto che esista quella piaga delle cave, primo anello della distruzione e del consumo del territorio a base di cemento ed asfalto non significa affatto che sia bene lasciare che esistano altre forme di distruzione dell'ambiente.
    Dite ad uno che si è fratturato il femore che si perde tempo a curarlo in quanto i medici devono concentrarsi su infartuati o su persone con il vaiolo.
    Ogni energia impiegata per difendere 'sta roba (cross, suv, trial, quad, etc.) e sottratta alla lotta contro la distruzione del territorio (villette, strade, bretelle, lottizzazioni, capannoni, porrettane veloci, medioveloci e lentoveloci, etc.), contro le cave e i cementifici che sono il primo anello è semplicemente ESSERE COMPLICI di questa fregola autodistruttiva.

    RispondiElimina
  9. > Giravano in moto in mezzo alla natura.
    Infatti questo è IL problema: non c'è alcuna necessità di "girare in moto in mezzo alla natura" in quel modo ovvero devastandola.
    Ci sono molti sport che si possono fare nella natura in modo soft senza che questa sia devastata. Cross, quad, trial ed altro nel 2011, con questa densità antropica, con questo degrado complessivo, NON sono più in alcun modo sostenibili ed è necessario prenderne atto e adottare tutte le misure affinché questi cessi prima possibile.
    Rottamare la moto? Ottimo ed intelligente, sostituirla con un bel rampichino (mountain bike)! Ne guadagna salute, suo portafogli, bilancia dei pagamenti nazionale, integrità dell'ambiente, rispetto per flora, altri Homo ed altri animali. Bruciare del petrolio nel 2011 per distruggere la natura è (nel 2011) folle.

    > dobbiamo risolvere la situazione lavoro SUBITO
    Ci sono esempi virtuosi come la California dove il ritorno ad un'agricoltura di qualità (che è labour intensive, ovvero che richiede MOLTA mano d'opera, come è arcinoto) hanno dato milioni di posti di lavoro a fronte di decine di migliaia persi in attività ormai vetusto-moderniste-industrialiste.
    Un'agricoltura di qualità è semplicemente incompatibile con pratiche così invasive e distruttive come quad, cross, trial, suv etc. .
    Oltre a ruscellamento ed erosione (fino a piccoli calanchi) che questi distruttori su due o quattro ruote tassellate creano, pensate al pazzesco inquinamento acustico, al disastro per la falda dello spargimento di idrocarburi in caso di ribaltamento o perforazioni o perdita dai serbatoi e mille altri casini che questa roba comporta.
    Attività brutali come suvismo, cross, quad etc. sono nefaste per l'ambiente e quindi per agricoltura e turismo di qualità che offrono MOLTI posti di lavoro e quindi contribuiscono (indirettamente) alla disoccupazione

    > la maggior parte dei cittadini di queste comunità vive in appartamento

    La totalità di queste persone oltre a vivere in appartamento ha diritto a respirare dell'aria pulita (e non con residui di miscela o di gas di scarico), di bere acqua pulita (e senza tracce di idrocarburi) catturata dalla vegetazione, con ossigeno prodotto da alberi che non possono crescere dove il terreno viene triturato ed arato dai cross.
    Queste persone hanno diritto di passeggiare nel bosco o di stare seduti in riva al Reno senza che qualcuno scassi loro il c__o con del frastuono brutale.

    RispondiElimina
  10. > non ha la possibilità di sostentarsi con le zucchine del proprio orto. Piccolo appunto: mi faccia capire, lei coltiva riso?

    Infatti mi sta dando ragione.
    Dobbiamo mangiare, le zucchine ed il riso.
    Le suggerisco alcune domande che Lei si può porre.
    Cosa ho fatto, io Cesare, di recente per sostenere il settore più importante di tutti, ovvero l'agricoltura di qualità in un ambiente di qualità che abbia anche ampie aree di selvatico per la rigenerazione di risorse?
    Quanta parte del mio reddito destino ad acquisti diretti dei contadini locali? In quanta percentuale?E' agricoltura bio? Se no, perché?
    Per caso faccio acquisti alla Grande Distribuzione Organizzata (GDO) di pelati cinesi, yoghurt bavaresi, birra belga, carne argentina, limoni del cile e cereali ucraini contribuendo a far fallire le piccole imprese contadine?
    Mi sono impegnato per partecipare ad un Gas (Gruppo di Acquisto Solidale)? Ho chiesto ai miei assessori (assessori del comune dove risiedo) perché non danno uno STOP DEFINITIVO alla distruzione edilizia e stradale del territorio che sono le principali cause dell'aumento speculativo dei costi dei terreni agricoli che sono il principale ostacolo che impedisce ai giovani di intraprendere un'attivita' contadina?
    Io, Cesare, risparmio sul cibo per andare a fare il fine settimana a Londra o a Sharm el-Sheikh?
    Cosa fa Lei per l'ambiente che da cibo e lavoro?
    Quante volte negli ultimi 5 anni ho fatto una vacanza in treno o in bici (a pedali, quelle elettriche le lasciamo ai nonnetti semiparalizzati)? So quanto lavoro darebbero (e dettero!) le ferrovie e quanto lavoro da il ciclo turismo?

    RispondiElimina
  11. Cesare, lei mi è simpatico, integralista ma simpatico.
    In fondo, chi più moderatamente chi meno, diciamo la stessa cosa.
    Sulle domande, non si preoccupi, per quanto mi riguarda sono giornalmente nei miei pensieri. Lo sono, per scelta e per necessità.
    Cesare Salomoni

    RispondiElimina
  12. Finalmente una voce si alza forte e potente in consiglim regionale: abbiamo trovato i colpevoli del disastro ecologico che ha colpito la vale del reno. Chiudianmo la pista di cross dello Scaletto e come per incontaesimo la valle del reno tornerà verde e splendente. La costruzione di un'autostrada inutile: quisquiglie. Le cave? portano benessere (poi magari vengono anche premiate dal PSC di Sasso).
    Ora che i grillini hanno impugnato la bandiera dell'ambiente, "spezzando le reni" a quattro motocrossisti possiamo dormire tutti sonni tranquilli: l'ambiente non corre più pericoli, i reprobi sono stati fermati!

    RispondiElimina
  13. A prescindere dai principi fondamentali di rispetto per il nostro pianeta e compartecipazione al recupero di una terra ormai stravolta ed umiliata dalla nostra ingordigia,mi sembra chiaro che al sig,Zecca i motociclisti stanno proprio sul c***o.A parte che la stragrande maggioranza dei crossisti ed enduristi NON va a zonzo arando teneri germogli distruggendo delicati sottoboschi,fa sorridere pensare che possano dargli cosi' fastidio i tre litri di benzina che brucio una volta al mese con la moto quando il Porsche Cayenne della signora in fila per lo shopping all'outlet li brucia in dieci minuti di semafori.Non generalizziamo per favore,se qualche sfigato in moto non ha rispetto per il prossimo non dobbiamo considerarli tutti alla pari.Moto suv o condizionatori non é cosi' facile e non siamo tutti allo stesso livello di consapevolezza,ognuno puo' e deve provare a cambiare qualcosa partendo da se certo,ma é piu' facile giudicare gli altri giusto?
    Negroni

    RispondiElimina
  14. gentile signor zecca,
    "giravano in moto in mezzo alla natura"...
    lei ci va in mezzo alla natura?
    o crede solo di andarci?
    tutelare l'ambiente è sacrosanto, ma lei sogna ed è ignorante(nel senso che ignora, abbia pace)
    fino a prova contraria, la costituzione italiana dice che il territorio è di tutti e ognuno può fruirne senza arrecare danno ad altri.
    le moto non arrecano danni al territorio. e non mi dica che un solco nel terreno è il danno.
    casomai lei è invidioso di questo stupendo sport che non è in grado di praticare, se no l'apprezzerebbe.
    riguardo i boschi, la informo che da quando non si usano i muli, ed ameno che lei intenda reintrodurne l'uso, la pratica dell'enduro, motoescursionismo, è l'unico modo che ha mantenuto praticabili la quantità di sentieri che lei neppure si può immaginare.
    e senza danni per l'ambiente.
    ne produce piu lei in auto domattina per andare a fare la spesa.
    si tratta di equilibrio e buon senso sig. zecca. non di sparare cazzate agli altri perchè adesso va di moda. usi il suo cervello e vada in mezzo a un bosco.
    vada allo scaletto e guardi con i suoi occhi collegati al suo cervello cosa ci sarebbe al posto della pista di sasso: il nulla.
    l'area in questione sarebbe una impenetrabile coltra dove al limite si potrebbe entrare col macete. oppure lasciarla com'è.
    vede non si tratta di deturpare tutta l'area golenale del reno dalla fonte alla foce. era un microscopico sputo di terra che veniva utilizzato per fare sport. cosa che lei evidente non conosce, e nutre solo invidia.
    HA figli???
    no perchè lei non immagina quanti ragazzi praticando quello sport si possono togliere dalla strada.
    è come se si volesse proibire il pugilato perchè a qualche ignorante non va giu di vederlo.
    la prego usi il suo cervello e si rechi sul posto, guardi quanta rigogliosa natura c'è intorno, si sinceri dell'inquinamento creato, zero. si auguri che mai nessuno che fa una camminata a piedi in mezzo alle nostre colline abbia bisogno di aiuto. perchè morirà in attesa che qualcuno come lei possa aiutarlo. qualcuno come lei che con false ecologiche convinzioni contribuisce a distruggere i nostre sentieri e la conoscenza degli stessi, l'unico modo per addentrarsi velocemente ed in sicurezza nel nostro stupendo territorio. dovrebbe essere la pratica dell'euduro e del fuoristrada ad essere tutelata. praticata in modo coretto e denunciare quei pochi cretini che passano nei campi (ammesso ce ne siano ancora) o davanti ad abitazioni.
    dovrebbe essere difeso uno sport che come tanti altri si pratica in mezzo alla natura, senza arrecarvi alcun danno, la sfido a dimostrarmi il contrario.
    solo in questo modo si potrebbe combattere la caccia. che quella si è una pratica illegale sotto gli occhi di tutti, pericolosa per chiunque faccia una passageta nel bosco, in quei sentieri che se esistnono ancora è solo grazie e chi li percorreva abitualmente in moto. concentri i suoi sforzi ecologici e nobili contro problemi veri. contro chi prova piacere ad impugnare un fucile per abbattere, o piu spesso, o mutilare animali inermi, di cui magari non si ciberà neppure perchè alla mattina è passato alla cooooop.
    si informi, vada nei luoghi, usi il suo cervello. cordialità.
    motociclista indignato un bel po.

    RispondiElimina
  15. > la costituzione italiana dice che il territorio è di tutti
    > e ognuno può fruirne senza arrecare danno ad altri

    La costituzione, la bibbia, il sacro libro dei Suvisti degli anelli.
    Non mi interessano. Se io me ne vado in giro nella Natura e devo pipparmi il fracasso, vedo arature in zone che dovrebbero essere integre, devo spostarmi, osservo il degrado complessivo, ho un semplice e logico conflitto di interessi con chi provoca questi danni.
    La MIA costituzione mi dice che se un fuoristradista mi disturba me non mi piace.
    Quindi o voi andare a fare la vostra roba a 20km di distanza da me (e data la densità antropica romperete ad altri) oppure io dovrò andare a 20km di distanza da voi (e poi cosa succede se arriva anche in quel posto una pista (illegale) da cross?) oppure c'è un conflitto.
    Presente la pippa vecchia come il cucco dei fumatori che hanno il diritto di fumare bla bla bla? Roba vecchia aggressiva e intrusiva nel diritto altrui di NON subire. E' lo stesso antiparadigma, della sciocca credenza che esistano vari diritti (?) del fare al quale devono soccombere gli altri.
    Alcuni fanno (pochi) e il resto subisce (bipedi umani e natura).
    Il conflitto esiste e io cercherò di vincerlo perché non sono né masochista né altruista né tollerante, voglio vivere bene dove vivo in un ambiente migliore possibile e con meno danni antropici possibili.

    In contesti così densamente antropizzati quando pesti i piedi agli altri, il problema è il pestone ed è assurdo pensare che il problema sia la reazione.
    Ma come si permette lei di urlare? Cosa fa col piede sotto il mio?!?

    > e moto non arrecano danni al territorio
    Infatti, nel Parco Sigurtà, a Villa Pamphili, al giardino dei Boboli invitano regolamente gruppi di dozzine di quadisti, crossisti e fuoristradisti perché non solo non rovinano l'ambiente ma addirittura lo migliorano. Le aiuole traggono grande giovamento e pure le siepi in bosso. Non parliamo poi dei numerosi sentieri tenuti aperti in mezzo ad essi
    Sì sì.

    > la pratica dell'enduro, motoescursionismo
    > è l'unico modo che ha mantenuto praticabili la quantità di sentieri

    Certo. Anche le cave hanno contribuito a tenere libero dalle infestanti le relative aree e i parcheggi dei centri commerciali hanno il pregio di mantenere bella liscia e fruibile le aree relative.
    Ve lo immaginate che disastro se ci crescessero degli orrendi e inutilissimi boschetti integrali?
    E se fossero rimasti dei campi di orzo, quegli orrendi posti impraticabili in cui è brutalmente negata il diritto alla libertà di circolazione?

    > al posto della pista di sasso: il nulla
    Ricordo in campagna elettorale a Vergato che un tale capolista Gianluca Testoni della lista "Nuova Vergato" nel programma che avvocava una robusta ripresa della crescita cementizia (alias speculazione edilizia alias tumore accrescitivo) affermava che intorno a Vergato "esiste una fascia di campi vuoti ed inutili".
    Ecco, lo spazio naturale è nelle vostre menti, del vuoto da riempire, utilizzare, sfruttare, cementare e trialare. Il Naturale è vuoto ed inutile.
    Semplicemente ignorate che il vuoto non è affatto vuoto dal punto di vista biologico ed ecologico. La vita ed il selvatico semplicemente ricrescono e iniziano a ricostituire risorse (carbonio organico, biomasse, vegetazione, fauna e microfauna, accumulo di acqua, produzione di ossigeno e 117.438 altre ottime cose).

    > si auguri che mai nessuno che fa una camminata a piedi in mezzo alle nostre colline
    > abbia bisogno di aiuto. perchè morirà in attesa che qualcuno come lei possa aiutarlo

    Spero, anonimo, che si renda conto del patetico e il ridicolo al quale è arrivato.
    Con lo stesso ragionamento dovremmo riempire mari ed oceani di pontili, barriere e moli ogni 3 km per "poter portare soccorso in caso di aiuto".

    RispondiElimina
  16. > qualcuno come lei che con false ecologiche convinzioni
    > contribuisce a distruggere i nostre sentieri e la conoscenza degli stessi

    Ahh
    Questo non lo sapevo.
    Io contribuirei alla D I S T R U Z I O N E dei sentieri.
    Già, è veramente criminale.

    Poi c'è la caccia e non dobbiamo distrarci dal problema della violenza in famiglia per distrarci con la lotta al cross, e poi c'è anche l'indotto ed il PIL dell'industria e commercio dei fuoristrada, le simpatiche e benefiche convivialate dei trialisti (che fine farebbe il convivio senza suv e quad e cross?? sarebbe terribile!) poi ci sono anche i crossisti che salvano gli smarriti e gli incerti e i deboli nei boschi e tutti quei luoghi che altrimenti sarebbero brutalmente vuoti di piste da cross.
    C'è il quadista del Mulino Bianco (o il trialista del Frantoio Rosa) che è tenero e dolce quando torna in famiglia dopo aver arato e tenuto aperti sentieri e contribuito al ruscellamento per piccole frane e poi fors'anche calanchi ma migliorato molto l'ambiente.
    Tutto bello infangato, si toglie il casco, sorride alla figlioletta, la fa sedere sulle gambe e la bacia teneramente.
    Far bene il cross fa bene alla famiglia e all'amore.
    Sì sì.
    Più piste cross, suv, trial e quad per tutti!!

    RispondiElimina
  17. Buongiorno a tutti.
    Mi permetto di scrivere su questo blog dopo aver letto cose interessanti, da ambo

    i "lati".
    Pemetto: ho una macchina a GPL, questo per motivi sia economici (prezzo della

    benzina) che ambientali (emissioni quasi nulle); Possiedo una moto (enduro

    stradale), con la quale vado al lavoro nelle belle giornate di sole e, perchè no,

    qualche domenica mi piace fare giretti, con fidanzata a carico; utilizzo anche il

    treno e il bus sia per lavoro che per piacere.
    Ho avuto 2 moto da cross e saltuariamente, andavo a girare allo Scaletto, questo

    per passare un oretta di svago e divertimento con amici che condividono la stessa

    passione.
    Amo l'ambiente e lo rispetto in tutte le sue forme, compreso il girare in moto.
    Credo che avere un'area attrezzata per permettere a chi ha la passione del

    fuoristrada (qualunque esso sia) abbia funzione sociale e aggregazione per chi

    pratica questi sport "minori", il tutto nel rispetto di norme e regole per

    tutelare se stessi, gli altri e la natura.
    Ricordo anni fa, nelle mie zone, era diffusissimo l'enduro ma come sempre accade

    per colpa di pochi (chi "arava" le aie dei contadini o altro) ci hanno rimesso

    tutti, compresi quelli che la domenica si facevano una passeggiata tra i boschi e

    magari si, tornavano a casa e baciavano teneramente la figlia, senza aver fatto

    del male a nessuno (compresa la natura).
    Fare di tutta un erba un fascio mi sembra esagerato, ma anche non rispettare la

    natura lo è.
    M.B.
    Marzabotto

    RispondiElimina
  18. gentile sig. zecca, ha sbagliato gioco, questo non è quello di chi la dice piu grossa.
    le sue chiacchere ambientaliste sono distaccate dalla realtà
    è mai stato in via oggiola?

    RispondiElimina
  19. "chiacchere" e altra robba scritta in anonimato.
    Questo è il livello?
    Le chiacchere sono nella tua mente, le metti negli interventi e te le lascio.

    RispondiElimina
  20. Ad oggi la pista è ancora chiusa......9 mesi.....grazie De Franceschi tu si che ci hai aiutato ad aprire una pista regolare!!
    Sei ridicolo, prima hai distrutto tutto scrivendo cazzate del tipo scempio paesaggistico e altre stronzate e poi visto il casino che hai combinato fai il bonaccione facendoci credere di darci una mano per fare in modo di avere una pista regolare.....ma dov'è sta pista?? sono passati 9 mesi e non si è visto niente di niente....nessuna novità....nessun aiuto per farci avere i permessi!! Ti sei fatto pubblicità? sei contento? Imbecille!! Spero che sotto casa tua si vengano a sfogare motociclisti come me....magari tutte le notti con il gas aperto per romperti le palle come tu le hai rotte a noi!! Non ho mezzi termini per i politicanti di merda come te!!
    Se in italia c'è la libertà di parola io mi sono espresso a mio modo quindi concludo dicendoti vaffanculo!!

    RispondiElimina
  21. Se in italia c'è la libertà di parola io mi sono espresso a mio modo quindi concludo dicendoti vaffanculo!! Esatto!
    Bisogna avere rispetto per le persone e per le cose che si fanno.. Un tmax smarmitato che passa sotto casa fa ben più rumore di 4 mx in un parco sotto ad un autostrada ...ma Cesare zecca quanto tempo ha perso per scrivere niente? Probabilmente avrà pure studiato per sapere niente, e' il dio del niente ! Niente e' il suo mondo e niente avra' ... Dici che vengo a girare prossimamente? Faitello, banana. . Io sono Tranka!

    RispondiElimina
  22. Io sono della provincia di Parma, ma mi mette nei panni di questi ragazzi che amano questo sport che purtroppo in Italia e' in secondo piano.
    Vorrei solo una cosa: Defranceschi hai un figlio? o se lo avrai mi piacerebbe che crescesse senza passioni e voglia di fare dovuti alla mancanza di spazi e che magari diventi "tossico". Il motocross e' uno sport pulito e umile che ti insegna e ti fa crescere, non come gli sport comuni che creano oggetti da vetrina che non valgono un cazzo.

    RispondiElimina