domenica 31 luglio 2011

Chiamare i numeri d'emergenza è una cosa seria. La faciloneria può costare cara.



Ha contattato il 112 per chiedere aiuto, poi ha interrotto improvvisamente la chiamata.

I militari, convinti che la donna si trovasse in una situazione pericolosa, sono riusciti a rintracciarla grazie al numero con cui è stato chiamato il 112 ma l’hanno poi trovata in una discoteca. La donna ha poi spiegato di essersi trovata in una situazione difficile con uno sconosciuto e di averla risolta. Ora dovrà rispondere però di ‘procurato allarme’ e di ‘interruzione di pubblico servizio.

Nella notte scorsa, intorno all’ 1,30, un operatore della Centrale Operativa dei Carabinieri di Bologna ha ricevuto una richiesta d’aiuto da una donna. Il militare, preoccupato dalle urla che sentiva in sottofondo alla chiamata, ha immediatamente chiesto da dove la donna telefonava per indirizzarvi i soccorsi. Improvvisamente però la comunicazione è cessata facendo pensare ad una sciagura. Il Carabiniere, grazie al numero registrato da cui era venuta la richiesta di aiuto, ha richiamato più volte senza ricevere risposta. Il numero registrato ha consentito comunque di risalire all’indirizzo dell’abitazione della donna e una pattuglia di Carabinieri si è recata subito sul posto.

La titolare del numero è una 55enne incensurata, coniugata, impiegata, residente in una traversa di via Marco Polo a Bologna. Al sopraggiungere della pattuglia non era in casa. Vi era invece il marito, il quale ha spiegato che la moglie era andata a festeggiare il compleanno del figlio nella discoteca ‘Fresh’ di Bologna, in zona aeroporto. I Carabinieri, dopo aver escluso che all’interno dell’appartamento vi fossero segni di violenza o altri elementi che potessero far pensare ad una disgrazia familiare, hanno continuato, senza successo, a cercare di contattare la donna. Successivamente il marito, ha chiamato un’amica della moglie anch’ella presente alla festa di compleanno e finalmente la ‘ricercata’ è stata contattata. La donna ha poi spiegato di aver effettuato una chiamata d’emergenza per una banale discussione con un utente della strada. Risolto il contenzioso ha spento il telefonino per andare a ballare, senza preoccuparsi di informare l’operatore del 112 che il diverbio si era risolto pacificamente.

Adesso la ‘ballerina’ dovrà comparire di fronte all’Autorità Giudiziaria per rispondere di: procurato allarme e interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.

I Carabinieri, sulla scorta di questo episodio, segnalano ai cittadini di non sottovalutare le conseguenze delle chiamate ai numeri di emergenza e di utilizzarli sempre quando ritenuto necessario, avendo però l’accortezza di comunicare ogni evoluzione del fatto segnalato, anche nella beneaugurata ipotesi della risoluzione del problema in atto.

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