Un tentativo di viaggiare in treno a ‘sbafo’ ha portato ieri alla soppressione di due treni, quello in partenza da Bologna alle 13,36 (arrivo a Marzabotto alle 14,13) e quello in partenza da Marzabotto alle 14,22 (arrivo a Bologna alle 14,58). Protagonista del singolare episodio un nigeriano di 25 anni che viaggiava sul treno regionale partito da Porretta alle 12,22 diretto a Bologna. Il giovane aveva obliterato un biglietto che gli consentiva di viaggiare fino a Sasso Marconi. Arrivati a questa stazione la capotreno, accortasi che il ragazzo non scendeva, lo ha invitato a lasciare il convoglio o a munirsi di un secondo biglietto che giustificasse la sua permanenza sul vagone per la continuazione della corsa. Il nigeriano si rifiutava di uscire ‘perché pioveva’ e finiva per inveire ad alta voce apostrofando la capotreno come epiteti offensivi fra cui quello di ‘razzista’. Il pubblico ufficiale, preoccupata per l’aggressività del viaggiatore ‘portoghese’, ha fatto intervenire i Carabinieri alla stazione di Sasso Marconi. L’uomo è stato identificato ma non denunciato. E’ poi sceso dal treno e, sempre protestando, si è recato alla biglietteria e ha regolarizzato la prosecuzione del viaggio verso Bologna. Il ritardo però era divenuto tale da non consentire più le coincidenze. La soppressione dei due corse ha permesso di ritornare alla piena normalità.
E' bene che si faccia rispettare col massimo rigore il fatto che per viaggiare in treno è necessario munirsi di biglietto e contribuire a questo bene comune che è la ferrovia.
RispondiEliminaIl segnale è anche: Non si mangia gratis, neppure in Italia, che non è La Merica.
Il fatto che l'abusivo sia in questo caso un nigeriano è del tutto indifferente, visto che il senso comune, la legge, la sua applicazione, la repressione devono ignorare i caratteri somatici o la provenienza, ma osservare (e reprimere, eventualmente) i fatti.
Si può viaggiare in autostop, a piedi, in bicicletta.
Le scelte di libertà devono essere coerenti. Se tu viaggi a sbafo, danneggi il treno e quindi anche me. No grazie.
Aggiungo che, purtroppo, i treni da e per Marzabotto e Vergato, (i treni cosiddetti "della mezzora") sono soggetti ad una rumba di tagli (cosa già segnalata al Comitato Pendolari).
Questo pessima sagra della soppressione, invece, non è imputabile di certo ai viaggiatori.
Sarebbe bene che il massimo rigore venga applicato anche a sanzionare queste soppressioni e, in genere, un'antipolitica che, sempre, pervicacemente e ottusamente, destina fondi a nuove strade, autostrade, assi attrezzati, passanti, bretelle, mutande e altre CAZZATE del genere, sottraendoli a miglioramento, manutenzione, potenziamento ed estensione della rete ferroviaria.