lunedì 4 ottobre 2010

Mensa scolastica

“Se dovesse confermarsi che gli oggetti ritrovati nel sugo di pomodoro corrispondono a pezzi di vetro, come raccontano i genitori degli studenti, chiederemo con forza all'Amministrazione Comunale di procedere alla risoluzione del contratto con l’attuale gestore della mensa”. E’ quanto scrive in una nota il coordinatore del Pdl sassese Eugenio Salamone. “L'azienda non garantisce la ‘sicurezza’ dei pasti per i nostri figli”. Anche i genitori sono sul piede di guerra e hanno preannunciato una raccolta di firme per chiedere un cambio di gestione. GianLuca Stupazzoni ha precisato che, anche se il figlio non è stato fra i testimoni dell’accaduto, aderirà alla sottoscrizione.

3 commenti:

  1. IL comunicato è a nome di tutto il PdL e non solo a nome mio, anche perchè io di figli ancora non ne ho, ma tanti nostri tesserati e sostenitori hanno vissuto questo bruttissimo episodio (che comunque interessa tutti i cittadini) in prima persona avendo i propri figli in quelle scuole.

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  2. Sarebbe utile che queste tristi situazioni servissero almeno a far si che non ci si fermasse ad una polemica tanto inutile quanto fuorviante, ma si cogliesse l'occasione per avviare una seria riflessione sulla utilità/opportunità di proseguire acriticamente sulla scelta di fondo operata da tante amministrazioni, e fra queste quella di Sasso,quella di affidare una roba cosi delicata quale è la refezione scolastica, al privato attraverso gare al ribasso che poi non sono solitamente neppure controllabili nel tempo fino a quando saltano fuori guai seri.
    Abbiamo già visto attarverso un quasi quotidiano elenco di fatti di cronaca, come vi siano servizi e settori che andrebbero salvaguardati e messi al riparo dai vincoli imposti dal bisogno primario di fare business.
    In questi settori si misura anche la civiltà di un Paese.
    E' purtoppo sempre più vero però che l'indirizzo che anima anche questo governo va nel senso diametralmente opposto a ciò, non a chiacchiere ma con le conseguenze prodotte dai tagli orizzontali e non selettivi apportati agli enti locali.
    Le conseguenze di questi tagli che poco hanno a che vedere con l'esigenza di razionalizzare, di cui vi sarebbe invece bisogno, si abbattono anche sugli iscritti e sugli elettori della destra come si può ben vedere e come candidamente denuncia un suo rappresentante locale , soprattutto quando questi elettori appartengono a fasce sociali che per ragioni di reddito, obbligatoriamente si devono confrontare con ciò che passa il convento e con servizi pubblici sempre più piegati non ai dettami della qualità ma a vincoli di profitto che seppure legittimo dovrebbe avere confini.

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  3. Non ho molta voglia di polemizzare e di rispondere a quello che ha scritto Franchi (pur condividendo anche certi passaggi del suo ragionamento). Ma sarei felice se, per una volta sola, lui si sforzasse (e penso che gli risulti molto difficile) di non vedere qualcuno che sta "a destra" solo come un poco di buono, un opportunista e un maligno che strumentalizza ogni cosa, ma magari come qualcuno che, come il sottoscritto, fra il lavoro(tanto) e lo studio(poco), al posto di andare in discoteca o al cinema la sera sta a fare manifesti e comunicati con la buona fede che egli stesso riconosce alla sua controparte politica.
    Poi si potrà non essere daccordo e criticare anche aspramente certe scelte o prese di posizione, ma non accetto che si discuta sulla buona fede.
    Questo ragionamento lo si potrà forse fare con chi di politica ci campa, ma non con chi, oltre a metterci i suoi soldi e il suo tempo, rifiuta pure di intascarsi i gettoni di presenza, per dare un segnale a quella gente di destra e di sinistra che si allontana sempre di più dalla politica che c'è ancora chi impegna se stesso (e sono in tanti e di ogni fede politica) per dare voce ai loro concittadini.
    Entrando poi nel merito della questione, posso solo dire che, a seguito del nostro comunicato, un gruppo di genitori ha fatto partire una consistente raccolta di firme che a portato il pd, nella giornata di oggi ad accettare quanto si era chiesto all'amministrazione, e cioè che, se quello ritrovato nel sugo dei bambini risulterà essere vetro (come tutti dicono) sarebbe forse il caso che la ditta "Serenissima" ci rendesse tutti più sereni andandosene via.

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