martedì 14 settembre 2010

Il primo giorno di scuola







E’ stato un festoso ritorno in classe quello degli studenti di Sasso Marconi, ma con qualche apprensione per i genitori. Le notizie sull’avvio dell’anno scolastico non sono tutte rasserenanti soprattutto per i tagli che vengono denunciati. All’atto pratico pare comunque che tutto possa essere risolto. “Il ridimensionamento dell’organico ci ha costretti a diminuire il numero dei pomeriggi gestiti dalla scuola” ha spiegato il vice dirigente dell’istituto comprensivo, Flavio Melchiorri. “Si sopperirà con gli interventi affidati all’associazione Senza il Banco che coprirà i vuoti con attività sportive e ludiche. Questi supporti saranno a carico delle famiglie”, ha detto. “Aspettiamo di verificare il servizio in corso d’opera”, ha precisato Manuele Foschi papà di Roberto iscritto alla prima Media. “Le notizie sono poco buone. Si vedrà”. Qualche apprensione, ma anche la certezza che si arriverà a una soluzione , espresse da Anna Maria Gardenal, mamma di Maria Chiara. “Già oggi c’è una riunione per concordare il da farsi”, ha precisato. Tutto bene invece all’Istituto Professionale Ferrarini. “Iniziamo al meglio”, ha assicurato la dirigente Lucia Cucciarelli. “Già la prossima settimana partiremo con l’orario definitivo grazie al buon lavoro degli uffici provinciali che già in agosto hanno assegnato gli insegnanti. Non abbiamo problemi di organico anche se siamo in espansione”, ha rassicurato. Davide Barchi, studente del Ferrarini, non ha problemi: “L’’inizio d’anno è stato buono. Speriamo continui”. Beatrice Montanini frequenta la quinta, sempre al Ferrarini, i suoi problemi non sono organizzativi. “Mi preoccupa l’esame. Fa paura. Il resto? Tutto bene”. Intanto il Pd della Montagna ha distribuito un volantino in cui denuncia, fra l’altro, difficoltà alla scuola elementare di Marzabotto per la perdita di due insegnanti di ruolo e la conseguente eliminazione di un pomeriggio per tutte le classi. E la perdita di un pomeriggio a settimana nella Media. Inoltre rileva la mancata concessione a Vergato e Grizzana di due nuove insegnanti per aprire una nuova sezione della scuola dell’infanzia statale.

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