martedì 3 agosto 2010

Anche le Tartarughe vittime dei cani a Badolo




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Gatti sgozzati, sei pecore trucidate e sabato scorso persino venti ‘tartarughe terrestri’ (Testugo Ermanni) massacrate mentre si trovavano nella area cortiliva predisposta per loro dal proprietario Loris Fantazzini. Le 20 tartarughe, animali protetti, si trovano ora sottoposte alla cure del veterinario Massimo Vignoli che ha provveduto a unire fra loro le parti lesionate di carapace (l’involucro osseo che protegge la tartaruga) con una specie di gesso in vetroresina perché la protezione naturale delle piccole tartarughe possa riformarsi e consolidarsi. Si dispera comunque di poterle salvare tutte. Artefici della grande mattanza un gruppo di cani che scorrazza indisturbato fra i campi, le aie e i cortili di Badolo e, probabilmente esaltato dall’effetto branco, dove passa lascia una scia di sangue. .”Due cani hanno saltato la recinzione e ridotto in fin di vita le tartarughe”, racconta Loris Fantazzini. “E’ una specie protetta e di alto valore”. Spiega poi il suo rammarico per non aver potuto intervenire perché il pericolo era reale. Molteplici le denuncie alla Polizia municipale e ai Carabinieri di Sasso Marconi fra cui quella preoccupata dei proprietari dei poderi Nova Arbora, Planè, Valle Nera e Ronco Vecchio: “I cani sono un pericolo per gli abitanti della zona, che se li ritrovano improvvisamente nei propri cortili e nelle proprie proprietà ad ogni ora del giorno e della notte. Ma anche per gli escursionisti e per i numerosi ciclisti che percorrono la bella strada provinciale di Badolo”. L’indiziato principale, secondo i denuncianti, è il gestore di uno dei poderi della frazione, possessore di alcuni cani il cui controllo sarebbe spesso eluso e, liberi, troverebbero negli animali domestici una facile preda per soddisfare il loro naturale istinto di cacciatori. Secondo ciò che si legge nella denuncia, nel podere sospetto sarebbe stata avviata anche una specie di ‘pensione’ per cani e ciò aumenterebbe continuamente il numero di potenziali predatori. La denuncia termina con la richiesta che ‘vengano attuati i dovuti controlli presso il podere incriminato attraverso la polizia zoofila. “Abbiamo già chiesto l’intervento della polizia zoofila” spiega la dirigenza della Polizia Municipale di Sasso Marconi. “Aspettiamo l’esito delle indagini. A noi non risulta comunque che a Badolo vi sia una pensione per cani. Gli animali posseduti dall’indiziato sono cinque e, secondo le nostre verifiche passate, ricoverati all’interno di un recinto chiuso”.

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