sabato 3 luglio 2010

'Resistenze' a Monte Sole






Nel ‘tendone dibattiti’ del Poggiolo di Monte Sole, oggi (4 luglio) , alle 10.30, si parlerà di ‘Le mafie viste da vicino’ con Antonio Ingroia della Procura antimafia , Gioacchino Genchi della Questura di Palermo e Alessandro Leo presidente Libera Terra Puglia e alle 15, rassegna musicale dal vivo. Chi vorrà, potrà inoltre partecipare alle visite guidate nei luoghi della memoria, vedere la mostra ‘La Brigata Stella Rossa’, ascoltare la lettura di testi sui temi della Resistenza, le esibizioni musicali della Banda Roncati e di Labact e seguire le attività sportive del torneo di calcio a 5 e di pallavolo. Per chi è attrezzato il campeggio è gratuito nella splendido ambiente del parco naturale di Montesole. Questa la formula messa in atto per radunare giovani a Monte Sole offrendo una parentesi ricca di divertimenti e nel contempo consentire occasioni di riflessioni e di confronto sui temi della ‘resistenza’, non solo al fascismo, ma anche alla mafia e al precariato. Valentina Cuppi, presidente dell’associazione organizzatrice, Voci delle Resistenze, ha illustrato il programma dicendo: “ Ci siamo proposti di continuare l’impegno della Resistenza e operare perché non divenisse sterile. Resistenza non legata solamente al momento storico dell’insurrezione partigiana, ma collegata a nuove forme come l’antimafia sociale , la lotta al precariato e ai nuovi fascismi”. Presente ai convegni Domenico Teglia della RSU della Cartiera Reno De Medici che ha cessato l’attività. Teglia, dopo aver riassunto la difficile storia della cartiera della valle del Reno ha detto: “Non aver lavoro è più che frustrante e non solo per chi ha famiglia”. Irene Bernabei, del gruppo 25 Aprile di Sasso Marconi, ha commentato: “ E’ una esperienza positiva e un buon metodo per convogliare il messaggio che l’iniziativa propone unendo a occasioni ludiche ricreative temi seri e di attualità”. Fra i presenti anche il giovanissimo Stefano Magnani di Marzabotto, ottimo conoscitore di Monte Sole poiché il padre ne è stato la guida per diversi anni : “ Non conosco la mafia e il precariato, ma la resistenza al fascismo sì, poiché ho modo di verificare come Marzabotto ne conservi ancora le ferite”. Il sindaco di Marzabotto Romano Franchi,convinto sostenitore del progetto, ha tenuto a sottolineare che l’eccidio di Monte Sole non è stata una rappresaglia ma una vera azione scientifica, studiata contro la popolazione . La memoria condivisa può essere portata avanti purché si rispetti sempre la verità”, ha poi concluso.

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