martedì 18 maggio 2010

La Tangenziale di Vado

Romano Zunarelli scrive:


TANGENZIALE DI VADO

Chi stiamo aspettando? Il fantasma dell’opera?

Nella assemblea pubblica del 15 luglio Comune, Provincia, Regione rinunciavano alla demolizione del tratto Autostradale. Eravamo vicini alle elezioni comunali e provinciale, e ci si stava avvicinando alle elezioni regionali. Volli credere con ostinazione che la decisione fosse un dato acquisito: senza più discussioni e dubbi di sorta, Vado, come una miriade di paesi civili, avrebbe avuto una TANGENZIALE: gli impegni sembravano finalmente chiari anche se maturati con fatica, affermati su mezzi d’informazione e in assemblea pubblica. In quella sede si proclamò che nel giro di due anni – un anno per il progetto e un anno per la realizzazione - la Tangenziale sarebbe cosa fatta.

Tra due mesi i due anni saranno trascorsi; nel frattempo, tutte le consultazioni elettorali si sono svolte ma le Istituzioni “battono la fiacca” in attesa forse, che l’infrastruttura, già interessata da cedimenti, finisca per crollare… dopo il 15 luglio 2008, nonostante richieste e solleciti, non si è mosso il Comune, ha fatto silenzio la Provincia, la Regione non ha dato segni di vita. Che cosa devono pensare i cittadini? Silenzi e inerzia ci confermano nel dubbio che gli Amministratori si pronunciarono a favore della Tangenziale per guadagnare tempo e arrivare – in un modo o nell’altro - alla demolizione o al crollo del manufatto.

Gli Amministratori sono interessati a far intendere, non con le chiacchiere ma con fatti e comportamenti, che fra loro e quelli “mandati a casa” non c’era alcun accordo, tacito od esplicito, di bloccare l’opera? né c’erano intese, esplicite o implicite, per dare spazio alla speculazione su aree di interesse collettivo?

I cittadini aspettano di vedere superato il falso dilemma: o la Tangenziale o il Parco fluviale. Nel caso non si voglia lavorare per entrambe le soluzioni, qualcuno deve spiegarci perché le due opere sarebbero incompatibili.

Dopo tante cifre sparate a caso come certi sondaggi, è necessario mettere mano a un progetto che prenda in esame la Tangenziale (definendo le funzioni delle due carreggiate), il raccordo sud e il raccordo Nord nei punti tecnicamente più utili e meno impattanti, i lavori della manutenzione straordinaria dell’attuale SP 325, che diverrà comunale, il Parco fluviale che dovrà interagire con tutto il tratto del fiume interessato dalla tangenziale per alleggerire gli impatti, per migliorare la funzione fluviale, per coordinare i lavori utili alla fruizione da parte della popolazione. Le Amministrazioni comunali hanno pagato, defalcandoli dai 170 miliardi, uno studio per il riassetto idrologico del fiume Setta, nel quale era incluso il tratto interessato dal PARCO FLUVIALE.

La redazione del progetto di parco fluviale può essere lo strumento e l’occasione per ricalibrare all’interno dell’abitato le superfici utili alla movimentazione delle persone e delle cose (piste ciclabili, parcheggi, miglioramenti viari, riordino dei flussi di traffico, ecc.). Autostrade, mediante Spea, non avrebbe certo difficoltà a definire il progetto corredandolo delle previsioni di spesa a livello definitivo-esecutivo che, alla buon’ora!, ci facciano capire di che cosa abbiamo parlato,vagheggiato, disquisito per tanto tempo inutilmente!

Suggerisco al nuovo Sindaco e alla nuova maggioranza di farsi venire delle idee e soprattutto di far seguire alle idee i fatti e procedere velocemente a recuperare il tempo perduto. Altrimenti dovremo concludere che anche questi amministratori, preoccupati più delle loro beghe interne che dei problemi dei cittadini, vanno mandati a casa prima possibile.

Vado, 18 maggio 2010 Romano Zunarelli

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