domenica 23 maggio 2010

La guerra dei padri raccontata ai figli – La complessità della memoria










Con il titolo ‘La guerra dei padri raccontata ai figli – La complessità della memoria’ i ragazzi delle terze media di Vado e di Monzuno hanno riportato su un corposo fumetto la storia di Monte Sole raccontata da coloro che ne furono artefici volontari o involontari. Il Gruppo Studi Savena Setta Sambro lo ha pubblicato e si è reso disponibile a sostenere l’edizione in lingua inglese perché la storia possa essere letta e valutata anche in altri paesi. Il lavoro fa infatti parte di uno progetto più ampio, S.E.ME.-Sharing European Memories, cui ha partecipato anche Spagna, Gran Bretagna, Norvegia e Polonia. L’importante lavoro è stato presentato al Circolo Monte Adone dal direttore di Emil Banca Daniele Ravaglia che ha sottolineato come il libro, nella sua semplicità, riporta fatti e esperienze che fanno parte della storia reale accaduta alle persone comuni. Alla distribuzione del nuovo fumetto erano presenti i ragazzi della 3A di Vado. Fra questi, Alessandro Collina che ha commentato la sua partecipazione dicendo: “E’ stato molto bello disegnare e riportare in fumetto il frutto delle nostre ricerche”. Carlos Hernandez Arroniz ha condiviso: “Mi è piaciuto molto poiché l’esperienza ci ha consentito di interagire con la storia delle persone”. Michele Morselli ha trovato molto importante: “ascoltare le testimonianze dei protagonisti di allora per renderci conto veramente dell’accaduto”. Giulia Calzolari ha detto: “ Una esperienza molto piacevole anche se è stato molto impegnativo imparare le non facili tecniche del fumetto”. Virginia Epifani è entusiasta: “Abbiamo potuto imparare la storia riferita da coloro che l’hanno vissuta, non quella riportata sui libri”. Benedetta Santagata è ancora più esplicita: “Mi ha affascinato interagire con persone che, riferendo vicende vissute, trasmettevano anche l’emotività e la tensione vissute allora”. Letizia Barbieri ha elaborato una sua convinzione: “Abbiamo capito che in guerra non ci sono né vinti né vincitori, ma solo profonde ferite da rimarginare”. Daniela Dobrin ha sottolineato l’importanza dell’esperienza: “Ho scoperto un modo diverso di studiare la storia e, in più, la tecnica per realizzare un fumetto”. Infine Marianna Rebaioli, dopo aver riferito di aver trovato bello lavorare in gruppo, ha detto: “E’ stato toccante sentire le testimonianze di chi era su Monte Sole nei tragici giorni di fine settembre del ‘44”. Il progetto è stato coordinato da Elisabetta Tosti, Massimo Turchi e da Sergio Tisselli per la fase artistica.

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