Il 'no' a Don Dario Zanini

“Don Dario Zanini non è gradito. Non lo vogliamo nel Comitato per le Onoranze delle Vittime di Monte Sole”. Il 25 aprile di Marzabotto parte con l’arrivo di Nichi Vendola e con una conferma del ‘no’ al parroco di Sasso Marconi a far parte del ‘Comitato’ nonostante sia stato indicato da Monzuno, suo paese di origine. Don Dario è titolare di una ricerca storica su Monte Sole basata su testimonianze dirette, non gradita. A rimarcare il rifiuto è il presidente dello stesso organismo Valter Cardi: “Non porta novità. Se le ha, le tiri fuori e renda pubbliche le fonti. E’ titolare di una verità solo sua”, aggiunge. “Non gli permettiamo di smentire illustri storici che hanno seguito la tematica per decenni e che hanno collaborato con la Magistratura nella ricerca dei colpevoli”. Poi Cardi conclude con una richiesta: “Ai famigliari delle vittime sarebbe gradito che don Dario non si occupasse più di questa storia poiché genera solamente dolore”. Il no si oppone al pieno sostegno dato al parroco dall’Udc e dal Pdl bolognesi che hanno trovato nella volontà di escludere Don Dario l’intenzione della sinistra di voler dare alle vicende di Monte Sole una versione solo politica. Il no a don Dario è giunto anche dalla Federazione della Sinistra di Marzabotto che sostiene: “Questo atto è l’ennesimo episodio di un sistematico attacco all’antifascismo ed ai valori da esso rappresentati. Il lavoro storico richiede la massima serietà e ricerche scientificamente fondate, altrimenti si entra nel campo delle verità di parte. Purtroppo le prese di posizione del sacerdote ci parlano di un impegno costante nell’infangare il nome della Brigata Stella Rossa”. Contrario alla nomina del sacerdote anche il gruppo ‘Pax Christi Bologna’: “Non ci pare che il pensiero di don Zanini sia in sintonia con gli insegnamenti di don Dossetti. Abbiamo la sensazione che la sua nomina sia strumentale e vada in direzione di un forzato revisionismo storico sui fatti di Montesole, non a servizio della verità”.