venerdì 16 aprile 2010

Caccia in 'autodifesa'


Agricoltori in protesta per l’entrata in vigore di una nuova norma che impedisce loro ‘la pasturazione (richiamo dei selvatici con il cibo)’ nell’ambito dell’attività loro concessa di ‘autodifesa’ dalla presenza eccessiva di ungulati. “In fase di prevenzione dei danni, agli agricoltori era permesso di pasturare in aree a ridosso di colture da proteggere poichè è l’unico modo per attirare i cinghiali allo scoperto e contenerne preventivamente il numero” precisa Stefano Sabattini, un agricoltore di Monte San Pietro. “Con questa nuova delibera, l’agricoltore si vede negata la possibilità di agire concretamente. Gli animali potranno prolificare a dismisura e formare branchi che al momento della raccolta devasteranno il raccolto. Al contrario”, continua Sabattini, “al cacciatore di cinghiali in selezione è concesso di attirare gli animali con pastura, unico accorgimento per l’abbattimento alla posta con metodo dell’aspetto”.

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