Sono due le grandi ferite al sistema produttivo, e quindi occupazionale, di Marzabotto: la cartiera ex Burgo di Lama di Reno e la cartiera Reno De Medici del capoluogo. La prima ha chiuso i battenti e gli ultimi dipendenti sono ormai disoccupati. La seconda ha cessato l’attività e 103 dei 130 occupati sono in cassa integrazione. Nell’area dell’ex Burgo si è proposto di installare una centrale Turbogas per ottenere l’energia elettrica con cui rispondere alle richieste di picco. Ma la proposta ha ottenuto una fiera opposizione di buona parte dei cittadini. Si sta invece concretizzando il trasferimento in una porzione dell’area di una azienda impegnata nel recupero di componenti elettronici di apparecchi rottamati. Il primo insediamento darà lavoro a poche unità, ma si prevede di arrivare in tempi brevi ad oltre trenta posti di lavoro. Non si parla invece di ripresa del lavoro alla Reno De Medici. Il sindaco di Marzabotto Romano Franchi non ha escluso riconversioni produttive anche per questo insediamento industriale.
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