lunedì 28 dicembre 2009

Suore Pie di Monzuno







Per i bambini di Monzuno è il primo Natale festeggiato senza la presenza delle suore dell’Istituto Maestre Pie dell’Addolorata che da sempre offrivano loro un Natale ricco di occasioni di incontri, non solo di carattere religioso. Le suorine, dall’agosto scorso, hanno lasciato la loro sede storica e la missione a contatto con le nuove generazioni monzunesi che si affacciavano alla vita scolastica per rientrare nella casa madre. Hanno abbandonato la sede di Monzuno poiché lo stabile che le ospitava aveva la necessità di un incisivo intervento di manutenzione . E’ convincimento generale però che il vero motivo del trasferimento sia da ricercare nella necessità di essere impegnate in altro servizio socialmente utile. Il numero sempre più esiguo delle consorelle le costringe a ridimensionare la quantità delle missioni. A Monzuno c’è la quasi certezza che le suore non torneranno più e il rimpianto, se così fosse, è veramente forte fra i cittadini: “ Per Monzuno è una grande perdita” precisa il neo sindaco Marco Mastacchi. “Speriamo e ci auguriamo però che possano ritornare. Con loro c’è un po’ di cuore di ogni monzunese”. Cristina Fabbri, mamma di due bambini che hanno frequentato la scuola delle suore, non fa mistero di sentire la mancanza: “Siamo cresciute con le suore. Alla scuola materna c’erano le maestre, ma la presenza delle suore dava il valore aggiunto. Suor Emma è stata un esempio e la ‘mamma spirituale’ di tutti. Aveva con sé una bambina che ha cresciuto. Noi stavamo con loro e abbiamo imparato tante cose pratiche oltre al piacere di una convivenza serena e piena. Una vera maestra di vita”. L’undicenne Riccardo aggiunge: “Mi dispiace anche se a volte mi sgridavano. Mi rendevo conto però che avevano ragione”. Il piccolo Nicola non le ha conosciute perchè per lui è questo il primo anno di scuola: “ A scuola sto bene”, si limita a precisare. Daniela Tassi sottolinea: “So che tutti erano contenti della presenza delle suore anche se la scuola era già laica da tempo”. Daniele Ravaglia, monzunese doc, è piuttosto preciso nell’esternare il suo disappunto per il trasferimento delle Maestre Pie: “Una presenza, quella delle suore, che ha inciso sulla educazione e sulla formazione di numerose generazioni. Con loro se ne è andata un pezzo di storia e un tipo di insegnamento che non c’è più”. Conferma Nina Giallongo: “Mia figlia Erica è stata con le suorine e si è trovata benissimo. Ne sente la mancanza e si ricorda spesso di loro anche se ormai frequenta la scuola Media”.

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