Partecipata assemblea al teatro comunale di Marzabotto per l’istruttoria pubblica relativa al progetto di centrale turbogas che si propone di realizzare a Lama di Reno nell’area lasciata libera dalla chiusura della Cartiera. La società proponente ha presentato le integrazioni al progetto necessarie per la valutazione d’impatto ambientale (VIA) e, come vuole la procedura, ogni cittadino o organismo può formulare osservazioni. E’ stata una pioggia di prese di distanza dalla proposta e una severa critica alle integrazioni al progetto. La più singolare è stata quella che le circa 4000 pagine su cui sono riportate le integrazioni sono tali, anche nel numero, da rendere quasi impossibile l’esame del testo. “Anche perché la relazione non è posta in ordine tale da consentire una chiara lettura e un esame ordinato della tesi proposta e sostenuta. E’ più facile laurearsi in ingegneria nucleare che leggere la relazione” è stato detto. All’incontro era presente anche il sindaco Romano Franchi che ha ricordato la bocciatura del progetto da parte dell’intero consiglio comunale e ha portato una importante novità che potrebbe essere l’alternativa alla turbogas per i posti di lavoro. “Un gruppo artigianale sta acquisendo l’area rimasta di proprietà della Burgo e intende installarvi una attività di smontaggio e recupero di elettrodomestici. Nel giro di due anni si impegna a incrementare l’occupazione fino ad oltre trenta posti di lavoro”, ha riferito il primo cittadino. Antonio Totaro, fra gli operai che hanno perso l’occupazione per la chiusura della Cartiera, ha detto: “L’inquinamento mi preoccupa e per questo vorrei dati veri e non numeri che a volte paiono dettati da mitomani. Io sono favorevole al lavoro”. L’assessore di Marzabotto Valerio Bignami ha commentato: “E’ assolutamente inopportuno installare una centrale all’interno di un centro abitato”. Il collega , con delega al lavoro, Silvio Baccilieri ha aggiunto: “Si deve puntare al rinnovabile e per questo abbiamo aperto lo sportello energetico”. Franco Torri di Pian di Venola: “La centrale non è da fare perché non è socialmente utile”. Antonio Lorenzano ribadisce la tesi: “L’utilizzo di gas è anacronistico. Siamo nell’era del rinnovabile”. Boccia la turbogas anche Mario Nicoletti: “Inquina, deprezza gli immobili e non dà vantaggi”. Nadia Samartino: “Ci si deve orientare verso le energie alternative”. Concetta Facchinieri conclude: “Aspettiamo dati veri su cui maturare un’opinione adeguata”.
Nessun commento:
Posta un commento