sabato 5 dicembre 2009

Ancora 'Luminarie'









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La mancata installazione delle ‘luminarie natalizie’ a seguito del disaccordo fra i commercianti che fino ad ora hanno provveduto all’arredo delle feste, ha scatenato un forte dibattito fra chi grida allo scandolo e chi invece vede nella mancata illuminazione l’occasione di ridare al Natale una valenza non consumistica e che propone di devolvere l’importo risparmiato ai poveri. Questa seconda proposta è del dottor Eros Tommasi che scrive: “Non tutti i mali vengono per nuocere. La riduzione dei consumi energetici è coerente con le scelte di politica ambientale e si potrà ridare al Natale il senso mistico che dovrebbe avere. Quanto risparmiato si potrebbe devolvere a favore di iniziative di solidarietà internazionale”. Concordano l'assessore Massimo Masetti, Vittoria Ravagli e Carmela Gardini che giudica lo stop alle luminarie ‘utile per fare un salto di qualità’. Il sindaco Stefano Mazzetti si è introdotto nel dibattito sostenendo: “E’ vero non tutti i mali non vengono per nuocere, ma sempre male fanno. Si può trovare il giusto equilibrio fra l’ immagine della festa e il valore morale della festività”. Al confronto ha partecipato persino l’operatore di Marzabotto Valter Venturi difendendo la necessità di un adeguato arredo natalizio: “Invece di reprimere iniziative che hanno consenso e gradimento, sarebbe preferibile provare a coinvolgere gli esercenti anche in iniziative di beneficenza dalle quali nessuno si è mai rifiutato di partecipare”. I commenti della gente: “L’idea della beneficenza mi piacerebbe molto. A questo punto però mi pare pretestuosa”, dice Andrea Micheletti. “La beneficenza si può fare indipendentemente dalle luminarie. Questa assenza di arredo fa indignare”, aggiunge Dennis Mazzolini. “Facciano pure quello che vogliono, ma non si rifugino dietro la beneficenza”, aggiunge Stefano Bernardini. Lapidario Davide Cattani: “E’ un Natale triste, quasi squallido. La beneficenza la vorrei concreta e verificabile”. Con ‘il cuore in mano’ i bambini. “E’ meglio spenderli in beneficenza anche se la città è più brutta senza luci”, ha detto la piccola Irene Bassetti. Anna Folli ha aggiunto: “Mi fa piacere se i soldi vanno ai bambini poveri, anche se avrei voluto le luminarie”. Carolina Farini ha detto: “Mi consola il fatto che la rinuncia alle luci natalizie porti beneficio a qualcuno”. In linea anche Veronica Mariotti che conclude: “Mi dispiace molto che il Natale abbia poche luci. Va bene però che il risparmiato vada in beneficenza”.

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