Il Crocifisso abita di nuovo nell’edificio comunale di Monzuno e fa compagnia alla immagine del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Ha ripreso posto sulle pareti degli uffici dell’amministrazione comunale e veglia con discrezione su tutto ciò che i neo assessori e il neo sindaco Marco Mastacchi combinano. E’ stato riammesso in municipio sabato scorso e per accogliere il nuovo ospite in modo adeguato, la giunta comunale, sindaco in testa, si sono trasformati in imbianchini, hanno ritinteggiato i loro uffici di bianco candido perchè il legno della croce potesse risaltare meglio. Alla cerimonia di insediamento del Crocifisso, hanno partecipato, oltre agli eletti, il parroco di Monzuno, don Marco Pieri e il comandante di stazione dei Carabinieri Guglielmo Chirivì . Il sindaco Marco Mastacchi ha indossato la striscia tricolore e non ha mancato di mettere in risalto la sua soddisfazione per aver ridato spazio al Crocifisso negli uffici comunali. “Ho ritenuto di dare rilievo a questo avvenimento anche alla luce di ciò che sta accadendo in questo momento in Europa. Il Crocifisso, oltre ad essere un simbolo religioso, fa parte della nostra storia e delle nostre tradizioni. Dopo una breve cerimonia religiosa, don Marco ha ricordato agli amministratori la funzione di operatori dell’interesse della comunità e del bene collettivo che deriva dalla fiducia ricevuta dai monzunesi. Poi il discorso è caduto naturalmente sugli amministratori precedenti, una giunta di centro sinistra, che non ha fatto nulla per dare il posto che meritava al Crocifisso. “Sono sempre venuto a portare la benedizione pasquale”, ha detto don Marco per chiarire che il rifiuto alla presenza religiosa non era generale. “Qualcuno mi accoglieva e partecipava alla rito della benedizione pasquale, altri rifiutavano poiché non la gradivano. Io salutavo fraternamente rispettando la loro volontà e riprovavo l’anno successivo”. Il gesto del sindaco pare avere largo consenso. “E’ un segno di buona volontà e non un provvedimento da valutare sotto il profilo politico”, ha detto Giuseppe Battistini, gestore del bar Posta nel capoluogo. “Ritengo che averlo tolto sia stato un errore. Fa parte della nostra cultura oltre che della nostra religione. Non dimentichiamo che l’Italia è un paese cattolico.” E Silvano Sirani aggiunge “Sono d’accordo. Ha fatto bene il sindaco. E’ normale che il Crocifisso sia nei luoghi pubblici”, sintetizza mentre prende il caffè preparato da Battistini.
patetici
RispondiEliminaTrovo stomachevole questa esibizione di religiosimo d'accatto per grulli, esibire a forza un simbolo che non solo e', per essenza, per SPIRITO, inviso all'establishment e all'ortodossia, ma e' inviso pure a persone di altre religioni e che a molti italiani ricorda le petulanti, invasive e arroganti ingerenze del Vaticancro e delle sue stupidate teocratiche e moraliste nella vita di uno stato che di laico non ha quasi nulla.
RispondiEliminaEcco il risultato dell'importazione degli zeloti islamici. Cosi' ora ce ne troviamo,di sta robba, di due sorti. Andiamo bene...
Patetici.
Da cattolica alla quale è stato insegnato a guardare oltre i simboli spero che questi signori pratichino con coerenza la loro fede anzichè ostentare un simbolo tante volte tradito nella vita di tutti i giorni. Chi è saldo nella sua fede non ha bisogno di simboli.
RispondiEliminaIo preferirei che nei luoghi pubblici fosse tolto il Crocefisso, perchè lo Stato deve essere laico e rispettare tutti i cittadini allo stesso modo senza distinzione di razza, ceto, religione etc.
Libero Stato e libera Chiesa.
L.B.
Mi pare giusto far notare che in questo bell'articolo e relative foto non si fa alcun cenno ai rappresentanti dell'opposizione che hanno partecipato all'operazione di re-styling. Il Sindaco si è sentito in dovere di fare le sue scuse per la "dimenticanza"!?!
RispondiEliminaLilly
han fatto bene!
RispondiEliminarodi comunista, rodi nel tuo fegato
Patetici sarete voi!!!! come al solito gli ex falce e martello non capiscono una .. "Zecca"!! Che a voi piaccia oppure no il crocefisso fa parte della nostra cultura e della nostra appartenenza religiosa. Per chi "crede" è importante.. per chi invece come voi non crede più in niente direi che fastidi non ne dà... e visto che non scende dalla croce per prendervi a "mazzate" in testa, quando lo vedete giratevi dall'altra parte..
RispondiEliminaPs per C.Zecca: ma parla come mangi!!
Ombretta
Patetici sarete voi!!! E' risaputo che gli ex falce e martello non capiscono una.."Zecca"! Che lo volgiate o no il crocifisso fa parte della nostra storia ed indica l'appartenenza religiosa italiana. Se poi a qualcuno dà fastidio giri la testa dall'altra parte e visto che fino ad adesso non è ancora sceso dalla croce per darvi "mazzate" in testa direi che non vi dovrebbe creare grossi problemi trovarlo attaccato nei luoghi pubblici. La religione è il collante maggiore che tiene uniti i popoli (vedi "per esempio" quello mussulmano) e mi sa che "purtroppo" presto ve ne accorgerete anche voi!
RispondiEliminaPs. per C.Zecca: ma parla come mangi!!!
Ombretta