martedì 17 novembre 2009







Le influenze di tipo A e tradizionale non sono un problema nelle scuole di Borgonuovo e di Sasso Marconi. Mentre gli studenti sono sicuri che il virus è facilmente superabile, gli insegnanti solo in bassissima percentuale hanno provveduto a vaccinarsi. Pur non dicendolo apertamente, i docenti hanno fatto capire che il motivo del loro rifiuto è nella convinzione che lo stesso vaccino può essere portatore di effetti collaterali indesiderati e a volte pericolosi, per cui in molti hanno preferito non rischiare. Esplicito il professore Giancarlo Giovagnoni, che insegna religione. “Ho chiesto al mio medico se si era vaccinato. Avendomi risposto di no e non avendolo fatto nonostante fosse il primo a rischiare di essere con frequenza a contatto con gli ammalati, mi è parsa una chiara indicazione che il vaccino era da evitare”. Il dirigente delle scuole di Borgonuovo Sergio Simiani ha detto che secondo le sue informazioni del personale scolastico si è vaccinato circa il 50 per cento del totale. Inattesa anche la reazione delle classi. In 1A elementare a Borgonuovo, 8 piccoli studenti su 18 hanno già avuto il contatto con l’influenza. Due sono a casa ammalati e gli altri sono rientrati. L’influenza era con molta probabilità quella tradizionale. Ma questa incertezza non importa. “Non abbiamo paura” riferiscono all’unisono in risposta alla domanda di come si sentono. “Io l’ho avuta e mi ha fatto il solletico” precisa Esteban. Stesse risposte in 1 B elementare dove solo 3 su 18 hanno avuto l’influenza. “Io ho avuto la tosse”, precisa JingJi Je. In 1C hanno avuto l’influenza 10 bambini su 19. Uno è a casa e gli altri sono già rientrati. “Non abbiamo paura” riferiscono con sicurezza quasi indispettita per una domanda tanto banale. “Non fa male, non è come i fantasmi” sentenzia Tania per la quale il vero pericolo da cui guardarsi sono appunto queste presenze paranormali. Un bel dibattito si apre invece in 4A, dove 5 alunni su 20 hanno avuto l’influenza. “La ‘suina’ è più rischiosa,” dice Arianna. “E’ come tutte le altre. Si può morire solo se hai altre malattie gravi,” ribatte Samuele. “Io l’ho già avuta e non mi è successo nulla,” conclude Bruna proponendosi come esempio vivente che l’influenza non è una malattia grave. Poi c’è Sara che dice: “Non so perché, ma io ho paura. Troppe cose brutte si dicono al telegiornale”. In 4C sono già stati influenzati11 su 20 frequentanti. Solo Luca forse ha avuto il tipo A e Daniele tranquillizza. “Noi siamo tutti sani. Per morire devi avere una malattia molto grave”. Ancora più tranquillizzante Alessio della 4 B: “Ci sono bambini che l’hanno avuta e sono tornati a scuola guariti”. Solo Asmaa ha un po’ di paura.

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