“Ottantacinque anni compiuti, sessant’anni di intenso sacerdozio, la salute è buona e a lasciare non ci pensa”, riferiscono i fedeli di Pian di Setta a proposito del loro sacerdote don Elio Ferdinandi con cui ieri hanno festeggiato l’importante traguardo del sessantesimo di presenza nella frazione. Il fatto poi che don Elio voglia rimanere li tranquillizza. Il sacerdote ha infatti un posto riservato nella famiglia di ognuno, non solo perché è la guida spirituale, ma anche perché lo considerano un forte punto di riferimento per la coesione e il progresso della frazione. “Nel ’55 guidò una delegazione di cittadini a Roma per avere l’energia elettrica e ‘la luce arrivò’,” decantano. “Ha riorganizzato tutti gli edifici religiosi, ha fondato il coro che dirige assieme alla maestra Barbara. Fine intenditore di musica classica, predilige Verdi. Ama i nostri monti e le Dolomiti. Partecipa al quotidiano della comunità con disponibilità per tutti. Tifa Juventus e ama impegnarsi in confronti verbali soprattutto con i tanti tifosi del Bologna. Ma ciò che lo rende lo ‘zio’ di ognuno è quello di aver insegnato a tutti la matematica riuscendo ‘ a ficcarla’ in ‘teste’ spesso molto poco ben disposte. Don Elio ha insegnato matematica anche al seminario e monsignor Stagni, divenuto vescovo, è stato suo allievo”, precisano per significare che la loro affezionata vicinanza al sacerdote è per lo meno ovvia. Ma lui cosa risponde a chi gli fa presente che è considerato uno dei ‘padri’ della frazione? “Mi sono solo dato da fare, poiché era necessario”, risponde con umiltà. “Ho insistito presso le persone che conoscevo e l’insistenza è stata premiata”. Il 13 dicembre la parrocchia di Pian di Setta riceverà la visita pastorale.
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