lunedì 26 ottobre 2009

SCUOLA ARABA a SASSO MARCONI


Tutte le scuole di Sasso Marconi terminano l’impegno scolastico settimanale con il suono della campanella che chiude l’attività del sabato mattina. Ma per i ragazzi di famiglie di origine araba ne suona una anche il sabato pomeriggio alle 14.30 per una lezione di lingua araba. Gli studenti di ogni ordine e grado si trovano nella sala ‘La Contessina’ di Pontecchio Marconi, riconvertita per l’occasione in aula scolastica e un insegnante tunisino insegna loro i rudimenti per scrivere nella lingua di origine della loro famiglia. Tutti sono nati in Italia e quindi hanno frequentato solamente scuole italiane. In casa hanno appreso la lingua araba perché parlata dai loro genitori, ma non hanno la tecnica per trasformare le parole arabe in scrittura e la scrittura in parole. Fra i principali sostenitori della scuola, Ridha Benrejeb, padre di tre scolari, tutti nati in Italia e tutti frequentanti la scuola di lingua araba di Pontecchio. “La scuola è stata riconosciuta anche dallo stato tunisino e l’insegnante che opera qui a Sasso Marconi è stato inviato dal ministero di competenza di questa nazione”, precisa Ridha. “Sapere leggere e scrivere nella lingua araba consentirà ai nostri figlioli di mantenere un contatto diretto e vero con la nostra cultura d’origine”, sottolinea ancora Ridha. “Non è in contrasto con la cultura italiana. Semmai un arricchimento. Tutti i miei figli sono cittadini italiani. Oltre a conoscere l’Italia potranno conoscere il paese che rappresenta il loro passato”. Benrejeb va oltre. “Ora si fa scuola di arabo in uno spazio accogliente, ma non scolastico. Puntiamo ad avere un’aula attrezzata che possa rendere possibile affiancare l’attività di apprendimento a tutte le attrezzature che la tecnologia moderna mette a disposizione. Anche il consolato tunisino ha già fatto una domanda in questo senso al Comune di Sasso Marconi”. Parlando poi con diretti interessati, ammirabili per la disciplina che sanno accettare e la dedizione alla attività scolastica che è aggiuntiva rispetto a quella dei loro coetanei, alla domanda se è più facile l’italiano o l’arabo, rispondono senza alcuna esitazione: “l’italiano”, un po’ compiaciuti del fatto che l’arabo non è materia del programma curriculare che dovranno portare all’esame di licenza media o di qualifica. L’assessore alle politiche scolastiche di Sasso Marconi Marilena Lenzi e l’assessore alla cultura Adriano Dallea precisano: “Abbiamo accolto la richiesta di una associazione culturale tunisina che si propone la salvaguardia della lingua araba. La scuola deve essere aperta a tutti, arabi e italiani, così come deve essere aperta a tutti una la scuola di un’altra lingua. Deve inoltre essere laica. Non è consentito cioè insegnare religione e soprattutto fare proselitismo religioso anche se il testo base è di solito il Corano”.

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