martedì 20 ottobre 2009

Il ciclista della RAVGLIOLI



In bicicletta da Monzuno a Sasso Marconi e ritorno per cinque volte la settimana per recarsi al lavoro.

Il singolare atleta, che potrà ambire al bacio della ‘miss di tappa’ più che all’assegnazione del cavalierato del lavoro, è il cinquantenne Roberto Rebecchini che lavora nell’ufficio tecnico della Ravaglioli di Pontecchio Marconi. “Il tragitto del mattino è di 25 chilometri e il tempo impiegato è di 35-40 minuti, grazie alla discesa, mentre alla sera,” chiarisce Roberto, “ per il ritorno utilizzo diversi tragitti. Passando da Rioveggio rientro da Valle-Gabbiamo, per un percorso di 40 chilometri e impiego un tempo di quasi due ore. Optando invece per il tragitto di Pieve del Pino percorro la fondovalle Savena salendo a Monzuno per la mitica salita dei Laghetti. Il tragitto è di 36 chilometri e impiego un’ora e tre quarti. Oppure, sempre percorrendo la fondovalle, rientro passando dal mulino della Valle, per Trasasso (50 Km per un tempo di 2 ore e 15’). Quando ho poco tempo rientro passando da Sasso-Vado e salgo dalla salita che inizia al bivio di Vado (25 Km per un tempo di un’ora e 15’) . Era più bella prima che facessero la variante quando c’erano le scorciatoie”. Roberto vive a Monzuno con la sua famiglia. “La mia vita sportiva non è sempre stata dedicata al ciclismo poiché in gioventù ho giocato per molti anni a calcio. Col ciclismo ho comunque iniziato giovane con il mio amicone Mario Benassi ciclisticamente chiamato ‘Mariaccio’con cui ho condiviso anche l’esperienza musicale nella banda di Monzuno sino alla sua prematura scomparsa. Il mio idolo ciclisticamente parlando è Giorgio Fabbri (anni 76) di soprannome ‘Stofa’ che è il compagno delle battaglie ciclistiche domenicali: fisico da atleta, soprannominato anche il Leone”. Bel quadretto di paese. Il nostro ciclista termina con una precisazione : “ Da molti anni, all’incirca dal 2000, oltre ad essere una passione, il ciclismo per me è un notevole risparmio poiché da fine febbraio a fine ottobre, ovviamente quando il tempo e gli impegni famigliari (portare il figlio Edo a calcio a Sasso Marconi), lo permettono mi reco al lavoro in bicicletta percorrendo circa 5000 chilometri dei 7000 che pedalo all’anno”.

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