Dalla trisnonna Triestina al nipotino Federico e in mezzo altre tre generazioni che fanno della famiglia Gnudi di Sasso Marconi la titolare di un singolare primato, quello di poter vantare la presenza in vita di rappresentanti di cinque generazioni tutti residenti a Sasso Marconi. La storia prende il via a Monteveglio dove nacque Triestina Lanzarini nell’ormai lontano 8 gennaio del 1916 da una famiglia di contadini. In giovane età Triestina sposò Anello Bettuzzi, deceduto poche settimane fa e dalla coppia nacquero 4 figli, tra cui un’unica femmina, Leda, nata il 30 maggio del 1937. Sono vissuti tutti a Monteveglio fino agli anni ’50 e in quegli anni si trasferirono prima a Casalecchio poi a Sasso Marconi impegnandosi in diversi lavori, fra cui quello di muratori. Sull’esempio di Triestina tutti si sposarono molto giovani. Anche Leda che, in giovanissima età, il 29 luglio del 1954, diede alla luce il primo ed unico figlio, Ivano Gnudi. Ivano diverrà poi un apprezzatissimo parrucchiere: prima ha fatto il ragazzo di bottega a Casalecchio di Reno poi ha aperto un laboratorio in proprio a Borgo Panigale. Sposatosi con Rosanna Ventura il 3 gennaio del 1975 è divenuto padre di Barbara. Barbara si è impegnata negli studi e si è laureata in Giurisprudenza. E’ ora impiegata, seguendo la parte legale, in uno studio di infortunistica a Casalecchio di Reno. L’avvocatessa si è sposata nel 2008 con Stefano Ferro, di professione tappezziere, e il 31 marzo del 2009 ha partorito il piccolo Federico che è così pronipote della trisnonna Triestina. Lei è orgogliosissima del suo inconsueto primato, tanto da esibire con grande soddisfazione il piccolo ultimo nato. Ferro è stato una promessa del calcio, distinguendosi nel Casalecchio prima, poi nei giovani del Bologna. Però il suo più grande successo, di cui non nasconde l’orgoglio, è quello di aver portato Triestina ad essere trisnonna. Rosanna, che è solo nonna, è stata vicesindaco di Sasso Marconi, e prega per poter eguagliare se non superare, il primato di Triestina, nonna del marito. “Federico è la nostra gioia, è un bambino vivace e intelligente. A lui il compito di farci arrivare alla sesta generazione”, ha detto sorridendo.
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