sabato 12 settembre 2009
PRETE CICLISTA
Stimato dai propri parrocchiani al punto che molti, per riconoscergli in qualche modo il proprio apprezzamento, hanno compilato e spedito al nostro giornale il coupon con cui segnalavano il loro parroco, don Giuseppe Gheduzzi, come ‘il più amato’ dai vadesi. Don Giuseppe a sua volta si divide tra due grandi amori, quello per la chiesa e il gregge che gli sono stati affidati e quello per la ‘Boschetti’ la vecchia bicicletta da corsa realizzata da un artigiano vignolese con cui scala colline e montagne quasi alla ricerca di avvicinarsi a Dio. Le due passioni lo coinvolgono moltissimo, tanto che si dice che per amore del suo apostolato molte volte ha rinunciato a partecipare a ‘uscite’ molto allettanti e che qualche volta mentre è in strada, preso dal piacere della fatica dei pedali, ha dimenticato gli appuntamenti alle funzioni. In particolare si racconta che in una occasione, preso dal vortice della sua passione per vincere le salite anche le più impegnative, abbia dimenticato un appuntamento per celebrare la funzione di un funerale. Tutti ad aspettarlo e don Giuseppe si è presentato in forte ritardo in compagnia della sua fedele Boschetti. “C’è stato un fraintendimento”, subito precisa don Giuseppe. “Ero a Bologna, a villa Revedin e sono da lì partito in tempo per arrivare in orario a Vado. Lungo il percorso sono rimasto bloccato per una interruzione del traffico e il blocco si preannunciava di lunga durata. Ho quindi preferito rientrare con la bicicletta che avevo con me nel furgone. Sono arrivato in ritardo. Chi mi ha visto arrivare ha pensato rientrassi da una pedalata in bicicletta. Una volta sono effettivamente arrivato in ritardo a una funzione religiosa presso le suore di San Leo a Sasso Marconi. Anche in quel caso c’era una spiegazione, ma le sorelle purtroppo non mi hanno ancora perdonato. Andare in bicicletta mi piace e di solito faccio il giro dei santuari”.
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