La sciamana Judith Granillo Salazar accoglie tutti con un sorriso pieno e tranquillizzante che fa pensare alla serena accettazione dell’esistenza per quella che è, dei popoli del centro America. Sembra per niente scalfita dall’insuccesso che si è appena consumato. Parla lo spagnolo e le fa da interprete Agnese Sartori, studiosa delle culture americane preispaniche, scrittrice e docente universitaria in Italia e in Messico.
“La proposta non è stata capita, ” traduce. “L’evento di Ca’ Vecchia aveva il solo scopo di diffondere conoscenze alternative di guarigioni naturali come la ‘temazcal azteca’, una capanna sudatoria con incenso e essenze di erbe che in Europa non esistono e che dà benefici utilissimi in quanto, tramite la sudarazione, aiuta ad eliminare elementi dannosi come l’acido urico, il colesteroli e i trigliceridi; è efficace nel trattamento dell’obesità, nella cura dei problemi cutanei, previene l’invecchiamento prematuro”.
Cosa lega la sua tecnica con mons. Milingo?: “Milingo è un uomo che guarisce perché ha ricevuto il dono di un potere superiore. Io baso la mia ritualità sulla tradizione originale delle antiche culture sciamaniche, in particolare di quelle azteche e maya. ”.
Judith vive a Teotihuacàn, il più importante sito archeologico meso-americano dove ha fondato un importante centro di cure naturali e dove, spiega, svolge una attività fondata su riti di purificazione individuale che fortificano autostima e sicurezza personale, contro insicurezze e malinconie e senso di inadeguatezza ad affrontare la vita.
Il suo popolo, come tutti i popoli centro e sudamericani, è cattolico. Che rapporto ha con il cattolicesimo? “Sono profondamente cattolica. Venero la Vergine della Guadalupe , la Lourdes del Messico. Ho portato a mons Milingo un rosario benedetto che ha apprezzato moltissimo”.
E in merito a questo insuccesso ?: “Torno in Messico dove questi incontri si possono fare all’aperto senza le complicanze economiche che si sono verifica qui”.
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