venerdì 25 settembre 2009

Di Pietro all'Arcotronics di Sasso Marconi


L’onorevole Di Pietro ha strappato più volte l’applauso degli operai e dei cassaintegrati dell’Arcotronics nell’incontro che si è tenuto ieri ai cancelli dello stabilimento di Sasso Marconi.

L’azienda, che produce condensatori e macchine automatiche, vive un periodo piuttosto difficile poiché degli 850 dipendenti, ben 460 sono coinvolti nella cassa integrazione. Inoltre la proprietà non ha fatto mistero di voler riconsiderare parte di un accordo sottoscritto appena un anno fa, motivando l’intenzione con le mutate condizioni di mercato.

Un incontro il prossimo 30 settembre, che radunerà al tavolo tutte le parti coinvolte, dovrebbe portare a scoprire le carte. L’onorevole, giunto alle 17 in perfetto orario, era atteso da una nutrita rappresentanza di lavoratori che ha seguito il suo intervento con molta partecipazione : “Qualcuno mi dirà che sono comunista, ma dobbiamo tornare alla lotta di classe” ha detto Di Pietro. “Abbiamo superato la crisi finanziaria, quella delle banche, ma non quella del lavoro che deve ancora venire”. Di Pietro si è poi scagliato contro il Governo centrale e contro lo scudo fiscale a favore di chi riporta in Italia il denaro depositato nei paradisi fiscali poiché, a suo giudizio, favorisce gli evasori: “Non ce l’ho con la persona Berlusconi, ma con la sua politica. Non considera i problema degli operai e toglie ai poveri per dare ai ricchi”.

L’applauso maggiore lo ha poi ottenuto quando ha detto. “Coloro che stanno facendo i soldi sono sempre gli stessi che ho incontrato come magistrato”.

Hanno poi fatto il punto sulla crisi ‘Arcotronics’, il segretario regionale Fiom Bruno Papignani il quale non ha nascosto il timore che l’accordo di un anno fa venga messo in discussione all’incontro del 30 settembre e ha dato la misura della situazione difficile dicendo: “Le aziende ancora in crisi si stanno ristrutturando e stanno selezionando il personale. La situazione rischia di diventare ingovernabile”.

Il responsabile nazionale delle politiche del lavoro dell’IdV, Maurizio Zipponi, ha invece chiesto che la cassa integrazione venga estesa ai precari e che per i lavoratori passi del 55 all’80% dello stipendio.

All’incontro erano presenti il sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti, quello di Marzabotto, Romano Franchi e il vicesindaco di Vergato Giuliana Degli Esposti.

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