‘Quello che gli alberi celano’, lo trova e lo porta alla luce Achille Ghidini. Egli trasforma il ‘vociare delle figure imprigionate nel legno che pochi hanno l’udito per percepire’ in opere d’arte di rara bellezza e di indubbia suggestione. Ghidini infatti sa ‘scavare’ l’anima del legno dai tronchi e dai rami e accostarla al pensiero dell’uomo fino a far rinascere ciò che per tutti è solo un oggetto morto. Così tronchi all’apparenza inanimati ritrovano il movimento dalle mani dell’artista e diventano la rappresentazione della vita, piccola, tenera e indifesa al momento del concepimento e della nascita e forte con mente a braccia rivolte al cielo quando raggiunge la formazione piena e reduce da una difficile selezione. Le figure, per lo più femminili, vengono liberate dalla secolare prigionia e protendono le braccia verso il cielo quasi in un passaggio inverso del mito di Dafne che fu trasformata dalla madre Gea in una pianta per difenderla dal dio Apollo che la rincorreva: ‘i suoi capelli si mutarono in fronde leggere, le sue braccia si levarono alte verso il cielo diventando flessibili rami, il suo corpo aggraziato si ricoprì di corteccia, i suoi delicati piedi si tramutarono in robuste radici e il suo volto, rigato di lacrime, svanì nella cima dell’albero’. Lo scultore ridà vita a queste membra facendo riemergere dall’albero leggiadre e aggraziate forme femminili. Non tutta l’opera di Ghidini è stata sempre improntata su questa tematica che caratterizza la più recente fase della sua ispirazione artistica. In passato ha creato sculture servendosi di materiali diversi e componenti tecnologici: il vetro di Murano come simbolo dell’Acqua e gli oggetti prodotti dall’uomo come archetipi della figura umana. In questo ha certamente giocato un ruolo la sua preparazione culturale: Ghidini è laureato in ingegneria ed ha a lungo esercitato la professione. Bolognese di nascita, ha vissuto prima a Roma, poi a Firenze, per ritornare poi a Grizzana Morandi dove ha retto per un mandato l’amministrazione comunale con l’incarico di sindaco. Attualmente è impegnato per due importanti progetti: la stesura di un libro dove raccoglierà l’intera sua opera e la preparazione di una mostra itinerante che porterà in tutta Italia le sue grandi opere lignee frutto anche dell’intenso rapporto con Grizzana Morandi, i suoi boschi e la sua profonda sintonia con lo spirito artistico dell’uomo. Anche Giorgio Morandi infatti fu fortemente ispirato dai paesaggi grizzanesi.
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