Ieri mattina alle 10 è scattata l’ora ‘zero’ della nuova Porrettana con il taglio del nastro di inaugurazione da parte del neo sindaco di Sasso Marconi Stefano Mazzetti.
Dopo pochi minuti i tecnici di Anas hanno tolto le barriere alle rampe di ingresso e il primo convoglio di auto ha potuto percorrere i sette chilometri di bretella stradale che fungono sostanzialmente da tangenziale agli abitati di Sasso Marconi, Pontecchio e Borgonuovo. La nuova statale ha quattro svincoli in ingresso e in uscita: a Borgonuovo, a Pontecchio Marconi ( all’altezza di via Pila), a San Lorenzo e a Sasso Marconi (riutilizza la ex uscita della A1).
La strada è stata realizzata da Società Autostrade contemporaneamente alla Variante di Valico e sarà presa in carico da Anas che cederà al Comune il tratto storico della Porrettana sostituito dalla arteria appena inaugurata. Al Comune compete anche la manutenzione delle bretelle di allacciamento della nuova Porrettana con la viabilità ordinaria. Rimane da completare la bretella di uscita di San Lorenzo i cui lavori sono stati sospesi poiché nell’area sono state trovate delle ‘fornaci’ romane del terzo secolo dopo Cristo. Fornaci utilizzate probabilmente per la costruzione di un grande edificio di cui si sospettava l’esistenza e di cui sono stati trovati in passato alcuni resti.
A tener banco nella giornata, oltre alla Porrettana che c’è, anche ‘quella che non c’è’. Si tratta del tratto già progettato che attraversando l’abitato di Casalecchio in sotterranea consentirà la soluzione del ‘nodo di Casalecchio di Reno’. Per l’opera, ritenuta indispensabile sia per la mobilità ordinaria, sia per assicurare alla valle del Reno il ruolo di zona industriale che ha avuto fino ad ora, è già approvato in via definitiva il progetto , sono già disponibili 150 milioni di euro (forniti da Autostrade) dei 220 necessari. Mancano quelli delle Ferrovie (il sottopasso ospiterà anche la strada ferrata) e quello dello Stato attraverso il Cipe.
“E’ un’opera fondamentale per il futuro delle valli legate alla Porrettana”, ha detto il sindaco uscente Marilena Fabbri, che ha vissuto in prima persona la vicenda ‘Porrettana’. “Per ottenere in tempi brevi questo risultato è necessario fare quadrato, istituzioni pubbliche e mondo economico. Non è pensabile lasciare l’onere ai soli Comuni”.
Il sindaco Stefano Mazzetti ha sottolineato quanto l’entrata in servizio sia importante: “E’ grazie all’impegno congiunto di tutti gli enti coinvolti che si è raggiunto questo importante risultato.”, ha sottolineato. L’ingegnere Giovanni Dionisi, direttore del III tronco ha invece confermato che il nuovo casello autostradale sorgerà a Borgonuovo.
Gentile Fabbriani,
RispondiEliminada nessuna parte si leggeva che parallelamente il Comune di Casalecchio avrebbe attivato un ulteriore (a mio avviso inutile) semaforo per bloccare chi scende dalla montagna. Lei cosa ne pensa?
saluti
F.
Ogni volta che leggo di nuove strade, di sbrodolamento urbanistico (sprawl), nuove aree artigianalindustriali di capannoni (vuoti) in posti assurdi in cima per monti, o cantieri di yacht a km e km dal mare e altre stupidaggini del genere, e di progetti di bretelle, passanti, varianti, assi attrezzati, etc., che distraggono le poche risorse a favore dell'alluvione di strade e di traffico su gomma e odo un silenzio ASSORDANTE sulla ferrovia e sul sistema ferroviario, penso che un Vareggio, un Crevalcore non sono stati ancora sufficienti.
RispondiEliminaLe carreggiate tra Sasso e Borgonuovo sono passate da sei a dodici, il binario della ferrovia porrettana rimane sempre quello.
Anche questa è una programmazione colposa di disastri futuri.