venerdì 15 maggio 2009

RISARCIMENTI VITTIME di MONTE SOLE


La terza sezione della Corte di Appello di Bologna ha respinto la richiesta di risarcimento di 480 milioni di euro avanzata dai familiari delle circa 800 vittime della strage nazista del settembre del 1944 a Marzabotto.

La richiesta si basava sulle prescrizioni dettate dalla cosiddetta legge Pinto, che prevede una riparazione per l'eccessiva e irragionevole durata dei processi.

I famigliari reclamano tale beneficio poiché il processo ai colpevoli è giunto a compimento soltanto nel 2007 e ha condannato solo nove degli oltre 200 militari tedeschi che parteciparono all’eccidio. La maggior parte di questi erano infatti già morti.

I giudici hanno invece considerato come data di paragone quella in cui i superstiti e i parenti si sono costituiti parte civile, costituzione avvenuta solo nel febbraio del 2006.

“Ma prima”, ha spiegato Valter Cardi, presidente dell'Associazione dei familiari delle vittime degli eccidi nazifascisti di Marzabotto, Monzuno e Grizzana, “non era consentito ai civili costituirsi parte civile in processi militari. Inoltre i fascicoli per l’istruzione dei processi sono stati insabbiati a Roma per oltre 40 anni all’insaputa di tutti coloro che ne erano coinvolti”. Cardi aggiunge poi che la vicenda non è da considerarsi chiusa poiché è possibile il ricorso alla Cassazione.

Nella motivazione i giudici accolgono le tesi alla base della richiesta di verifica legate in merito ‘alla illiceità dell'insabbiamento dei fascicoli e del vergognoso ritardo che ne e' derivato alla celebrazione del processo ai colpevoli del massacro di Monte Sole’.

La Corte di Appello indica poi ‘legittimo per i familiari delle vittime l’agire in sede civile invocando un risarcimento''.

Nella motivazione infatti si legge ''Questa Corte e' ben consapevole di quanto sia oggettivamente esecrabile che si sia dovuto attendere oltre mezzo secolo dalla fine del secondo conflitto mondiale perchè iniziasse un processo teso all'accertamento delle responsabilità personali per l'eccidio di Marzabotto e che tale ritardo sia addebitabile agli stessi organi dello Stato''.

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