“Chi fa autodemolizione si trova ancor peggio dei costruttori di auto e dei rivenditori. Per loro si parla di ripresa anche grazie agli incentivi statali. Noi non vendiamo più nulla. Dalle materie prime che ricaviamo dalle demolizioni abbiamo un ritorno economico bassissimo poiché la domanda si è azzerata. Il mercato è tanto severo e crudele nei momenti difficili, quanto esaltante nei periodi di domanda sostenuta che porta il vento in poppa. Ora siamo in una fase nerissima. Tanto nera da farci dubitare sull’opportunità di proseguire l’attività”.
Sono le tinte fosche quelle con cui Pietro Naldi della Autodemolizione Pielle di Rioveggio dipinge la propria attività che pure porta avanti con determinazione. “I nostri recuperi stanno diventando inutili” prosegue. “Certo il mondo non finisce con la primavera del 2009 e quindi come si dice, dopo la pioggia viene sempre il sereno. Temiamo però che la ripresa del nostro settore richieda tempi troppo lunghi”.
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