Con il titolo ‘Sasso Libera’ è nata a Sasso Marconi una seconda lista orientata a centro destra.
Capitanata da Marco Veronesi, capogruppo uscente della formazione in consiglio comunale formata da Fi, Lega Nord e Udc, si propone, ha spiegato il candidato sindaco, “ di dare continuità alla politica del gruppo da lui guidato fino ad oggi. Quindi ribadire il ‘no’ al piano regolatore e ad alcune lottizzazione come quella proposta per l’Arcotronics con la previsione di 300 unità residenziali al posto dell’area ora occupata attualmente dall’azienda; operare per risposte concrete alle esigenze di viabilità del paese, in particolare affrontare con determinazione la soluzione del nodo di Casalecchio. I sindaci della valle del Reno hanno lasciato solo il primo cittadino di Casalecchio di Reno che è attualmente l’unico a muoversi per ottenere la soluzione utile alle vallate del Reno e del Setta. Perché i sindaci delle due vallate, tutti di centro sinistra non hanno fatto cartello?” si è chiesto Veronesi.
Ha poi elencato gli altri temi di interesse generale. Ha confermato il no della sua formazione per la centrale turbogas a Lama di Reno, ha ribadito la volontà di operare per dare a Guglielmo Marconi il ruolo e l’importanza che merita sia a livello locale che a livello internazionale.
Si propone poi di valorizzare la storia locale, attuare una ‘politica partecipata’ “non solo a parole” e l’istituzione del difensore civico, figura di cui, secondo Veronesi, gli amministrati sentono la necessità. Con Veronesi sono in campo Pietro Cruciani dell’Udc, Giovanni Bortolotti di FI e il presidente del circolo FI Mauro Regazzi.
Alla domanda del perché l’istituzione di una seconda lista che si rivolge all’elettorato di centro destra che pare allontanare definitivamente ogni possibilità di battere la sinistra, Veronesi ha risposto: “Non è stato possibile arrivare a un accordo con i fautori della lista che ha per candidato sindaco Trasforini. Questo accordo lo abbiamo cercato ma è stato un confronto inutile e infruttifero”.
Altra incertezza è quella del simbolo del Pdl. Mentre la formazione capitanata da Trasforini è certa di averlo, i sostenitori di Veronesi dicono che ciò non è vero poiché essendo nata una seconda lista che ha all’interno una larga fetta della ex FI il simbolo non è di nessuno. A giorni dovrebbe arrivare un chiarimento. Il particolare non è di poco conto.
Nessun commento:
Posta un commento