lunedì 23 febbraio 2009


“Ciao fratello, anche in questa occasione sei stato un precursore e ci hai preceduto. Ma è solo un arrivederci e quando arriveremo anche noi e ti ritroveremo chissà quanti progetti avrai già realizzato anche lassù”. Questo l’affettuoso messaggio di commiato dei quattro fratelli di Massimo Zivieri, Fabrizio, Elena e Stefano e Aldo che lo ha letto dall’altare al termine delle cerimonia funebre con la voce più volte spezzata dall’emozione e dal dolore .

I fratelli, sotto gli occhi lucidi dei genitori Graziano e Elena, si sono tenuti per mano alla ricerca del conforto della loro coesione famigliare forte anche se Massimo, il vulcano del gruppo, non c’era più.

A portare il saluto a Massimo anche Mauro Olivero e Valeria Pansa in rappresentanza del Consorzio di allevatori di Cuneo che forniva la carne a Massimo. “ Sarai sempre parte di noi, ci piaceva tutto di te, anche il tuo accento bolognese. Eri un uomo vero”, hanno letto.

Anche il sindaco di Monzuno Andrea Marchi è salito all’altare per ricordare il grande apporto che Massimo aveva dato allo sviluppo del paese, indirizzando tutta la sua attività nella valorizzazione della montagna e delle sue produzioni con la capacità di utilizzare tutte le tecnologie ora disponibili. “Lascia un vuoto difficilmente colmabile, ma anche una traccia di come operare”, ha detto il sindaco.

La funzione funebre è stata concelebrata da don Arturo Bergamaschi, amico di famiglia, da padre Bruno Scapin, che segue alcune parrocchie di Monzuno, dall’ex parroco di Monzuno don Giulio Riva, dal parroco di Sasso Marconi don Dario Zanini e dal parroco di Monzuno, Marco Pieri, che nell’omelia ha ricordato come le capacità di Massimo lo avevano portato a guadagnare il titolo di ‘Primo macellaio d’Italia’.

Ha poi sottolineato le tre ‘F’ che accompagnavano la sua vita affettiva: “F di Fortitudo, F di famiglia e F di Federica con cui condividevi un sogno e il desiderio di farsi una famiglia. Sogno rimasto in sospeso” ha detto.

Alla funzione erano inoltre presenti con una rappresentanza la pro-loco e il gruppo alpini di Monzuno. I vigili del fuoco volontari di Monzuno e la Pubblica assistenza di Vado hanno accompagnato con due loro mezzi il feretro fino al cimitero. La corale Marchi di Monzuno ha accompagnato la cerimonia. Erano inoltre presenti, Fio Zanotti che ha voluto così testimoniare la sua vicinanza alla famiglia e la sua piena partecipazione alla comunità monzunese. Inoltre per l’Ascom bolognese , il direttore Giancarlo Tonelli, i vicepresidenti Celso De Scrilli e Marco Piana, il consulente Renato Scuda, il primo a valorizzare la capacità imprenditoriale di Massimo, la referente sassese Zina Rovatti e una folta rappresentanza dei Giovani Ascom.

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