lunedì 19 gennaio 2009

Due nuovi ospiti al Centro Recupero Fauna Selvatica di Brento


Gli agenti della Forestale di Palermo si sono trasformati in premurosi ‘nurses’, hanno accudito in modo esemplare il piccolo leone da loro sequestrato e, a bordo di un mezzo del Corpo, hanno percorso il tragitto dalla città siciliana a Brento di Sasso Marconi, per affidare il leoncino alla cure degli esperti del Centro Tutela e Ricerca Fauna Esotica e Selvatica Monte Adone. “Con scrupolosa attenzione si sono fermati solamente ogni tre ore per dare il latte al piccolo in custodia, utilizzando il biberon preso allo scopo”, precisa Mirca Negrini responsabile del centro di Monte Adone. “Erano organizzati e attrezzati tanto bene e avevano una tale premura che mi hanno persino commosso”, sottolinea. E tale affermazione fatta da chi sa quali sono le sofferenze cui vengono sottoposti gli animali, è un vero riconoscimento al merito. Kuma e Kora, due leoncini nati in cattività hanno potuto così ritrovarsi a Brento e riprendere i giochi che a loro erano resi impossibile per la forzata separazione. Qui sono stati affidati alle cure affettuose delle volontarie Lorenza e Camilla (nella foto). I due cuccioli di leone, nati in Francia poco più di due mesi fa, sono stati protagonisti di una vera e propria odissea. Neanche il tempo di completare lo svezzamento e sono stati trasferiti in Belgio e lì acquistati da due fotografi che li hanno utilizzati per scattare fotografie insieme ai clienti nei pressi di circhi equestri. In Italia i due cuccioli sono arrivati il 18 dicembre. Le Fiamme Gialle, dirette dal Capitano Giuseppe Convertini della II Compagnia di Livorno, hanno però smascherare il traffico illecito e, grazie alla meticolosa attività di indagine, hanno reso possibile rintracciare Kora nei pressi di un circo a Viareggio, mentre Kuma e stato messo sotto sequestro, non appena sbarcato al porto di Palermo, dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato. ''Appena arrivato,” ha riferito ancora Mirca Negrini, “Kuma ha voluto subito avvicinarsi a Kora. Sembrava che si stessero abbracciando''. I responsabili della separazione e dell’uso illecito di Kuma e Kora verranno indagati per ‘detenzione illegale di specie animali inserita nella lista di quelli pericolosi’. Non è infatti più consentito detenere leoni, come altri felini, per nessuna ragione. Dovranno inoltre rispondere del reato di ‘maltrattamento’, per averli tolti alla madre piccolissimi dopo appena un mese dalla nascita e per averli utilizzati come richiamo per foto. “Sono stati strappati alla loro vita normale quando, essendo i due ancora cuccioli, dovevano solamente dormire, mangiare e giocare,” spiegano gli esperti del centro di Brento . “Sono invece stati sfruttati in modo inaccettabile e incivile”.

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