martedì 16 settembre 2008

Marconi, la Radio e Salvan


Sasso Marconi vuole reagire allo scippo messo in atto dalla cittadina svizzera di Salvan che si è attribuita il ruolo di 'culla della radio' ai danni di pontecchio Marconi.


“Tutti a Salvan per difendere il nostro più illustre concittadino”. Questo l’invito-parola d’ordine dei gruppi Udc, Lega Nord e F.I. di Sasso Marconi alla notizia che gli svizzeri non demordono dal proposito di scippare a Sasso Marconi il ruolo di ‘culla della radio’.

“ Siamo meravigliati che solo adesso, ad una settimana dalla concretizzazione dello scippo svizzero con di conferimento a Salvan del titolo di ‘Patrimonio delle Comunicazioni’ , ci sia tutto questo scalpore mediatico da parte delle Istituzioni locali, Comune di Sasso Marconi e Provincia di Bologna. Ci pare però che si stia cercando di correre ai ripari addossando responsabilità a chissà chi, dimenticandosi che il nostro più illustre concittadino, il genio Guglielmo Marconi, è stato ‘dimenticato’ proprio a Sasso Marconi e che non è stato mai richiesto da chi ne aveva titolo quanto ora Salvan sta per ottenere”, sostiene il capogruppo consiliare Marco Veronesi.

I gruppi riconoscono poi al sindaco di Sasso Marconi, Marilena Fabbri, di aver cercato di ‘rilanciare’ la figura di Marconi con molti ed interessanti eventi, “ma quando si cercava di spingersi oltre con una possibile intitolazione a Sasso Marconi di ‘Città della Radio e delle Comunicazioni’, ci si è sempre trovati di fronte a ‘muri di gomma’ innalzati dal fatto che Marconi era stato molto vicino al regime fascista”, conclude Veronesi. “Bologna e le sue istituzioni debbono fare sentire la loro voce il 26 settembre a Salvan e impegnarsi in modo diretto. Noi ci saremo. Speriamo di non essere soli”.

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