A Monte Pastore gli esperti dell'Associazione Astrofili Bolognesi illustreranno il cielo notturno e spiegheranno il fenomeno delle meteore.
Il 10 agosto, le perseidi, le cosiddette ‘lacrime di San Lorenzo’, potranno essere osservate in condizioni privilegiate grazie alla Associazione Astrofili Bolognesi (AAB). A Monte Pastore (Comune di Monte San Pietro) presso il campo sportivo, gli esperti dell’associazione illustreremo il cielo notturno e spiegheremo il fenomeno delle meteore. Il tempo di osservazione sarà reso ancor più piacevole da assaggi di carattere eno-gastronomico. Gli Astrofili invitano a partecipare muniti di panni, teli o brandine, oltre a indumenti adatti ad essere indossati a fronte di possibili cali di temperatura.
Gli esperti dell’associazione inoltre precisano:
"Se la tradizione rimane legata alla data del 10 agosto, san Lorenzo, gli astronomi e gli astrofili ben sanno che il "picco" massimo delle Perseidi non cade più in tale data ma, a causa della precessione degli equinozi, "arriva in ritardo" di due giorni.
Quest’anno i calcoli sulla posizione dello sciame prevedono il massimo del fenomeno intorno al mezzogiorno di martedì 12.
Le serate con maggiori probabilità di avvistamento sono quindi quelle di lunedì e martedì
Come si sa le meteore non sono affatto "stelle cadenti", anzi, sono proprio l’esatto contrario delle stelle: se le stelle sono corpi caldissimi, enormi, lontanissimi, e formati di solo idrogeno ed elio (i due elementi più semplici e leggeri della natura) le meteore invece sono corpi leggerissimi (1 o 2 grammi), minuscoli (praticamente polvere), assai vicini a noi (interni al nostro sistema solare) e composti di materiali complessi e pesanti.
L’origine di questa polvere risale alle comete, corpi ghiacciati e polverosi che normalmente stazionano a miliardi nella più remota periferia del nostro sistema solare.
Qualora uno di questi oggetti, sospinto dalle perturbazioni gravitazionali con gli altri, viene fatto precipitare verso l’interno del sistema solare assume un orbita che lo fa avvicinare al sole.
Una cometa, quando la sua distanza dal sole diventa sufficientemente breve, inizia a sciogliersi a causa del calore indotto dall’illuminazione solare, e perde quindi sia le molecole d’acqua e di altre sostanze complesse che la costituiscono, sia la polvere che era intrappolata nel ghiaccio.
Questo materiale, sospinto all’indietro dalla radiazione solare, forma la cosiddetta coda che, qualora sia sufficientemente corposa, può essere anche vista da terra, in certi casi anche ad occhio nudo.
Col passare degli anni la coda si diluisce nello spazio interplanetario ma rimane sempre presente.
Qualora l'orbita terrestre attraversi una di queste vecchie code ecco che si verifica il fenomeno delle meteore: l’ingresso di queste particelle di polvere nella nostra atmosfera.
A seconda delle dimensioni dei granelli di polvere si avrà una scia più o meno luminosa e persistente: se le dimensioni saranno ragguardevoli (ad esempio come un piccolo sasso) avremo un "bolide" meteora in grado di illuminare il panorama come ed oltre la luna piena, magari associato ad un "botto" ben percepibile.
Il bolide è un fenomeno assai raro, mentre assai più frequenti sono le meteore "normali" e la probabilità del loro avvistamento cresce con il diminuire delle dimensioni: ecco perché è utile osservare da posti bui: quanto più nero sarà il cielo quanto più meteore si osserveranno".
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