venerdì 14 novembre 2025

Sicurezza, regole e aiuti per il commercio. Le richieste di Confesercenti Bologna all’Assemblea Annuale 2025

 Tra i temi: crisi del commercio di vicinato, cantieri, concorrenza delle piattaforme online e necessità di politiche nazionali di sostegno.

 


Sicurezza, regole, politiche condivise e aiuti concreti al commercio e al turismo. Sono le principali richieste avanzate da Confesercenti Bologna nel corso dell’Assemblea Annuale 2025, svoltasi lunedì 10 novembre nella Sala del Consiglio della Camera di Commercio a Palazzo della Mercanzia.

L’incontro, intitolato “Commercio di vicinato e attività turistiche. Richieste e proposte locali e nazionali per mantenere vive e sicure le città”, ha visto la partecipazione di Nico Gronchi, neo presidente nazionale di Confesercenti, del sindaco Matteo Lepore e di Guido Caselli, direttore del Centro Studi Unioncamere Emilia-Romagna, che ha presentato la ricerca “Commercio e Turismo nell’Area Metropolitana Bolognese: i numeri di oggi e le prospettive future”.

 

“Parità di regole e aiuti strutturali per le imprese”

Ad aprire i lavori è stato Loreno Rossi, direttore di Confesercenti Bologna, che ha chiesto con forza “parità di regole” tra commercio tradizionale, grande distribuzione e piattaforme online.

“I negozianti pagano in media il 43% di imposte, mentre le piattaforme digitali appena il 7%, spesso in paradisi fiscali”, ha dichiarato Rossi. “I nostri esercenti devono affrontare cantieri come quelli del tram e della Garisenda, parcheggi a pagamento, furti e rapine, mentre i centri commerciali hanno parcheggi gratuiti e spazi sicuri”.

Confesercenti propone leggi nazionali di sostegno al commercio, analoghe a quelle previste per l’agricoltura in caso di calamità naturali, soprattutto nei periodi di cantieri prolungati. “Non bastano i ristori comunali o i bandi della Camera di Commercio: serve un aiuto strutturale, anche per il commercio ambulante, oggi in forte difficoltà”, ha aggiunto Rossi.

 

Tassa di soggiorno, dehors e mercati

Tra le proposte, la ridestinazione del surplus della tassa di soggiorno — stimato in 22,5 milioni di euro nel biennio 2025-2026 — alla promozione turistica e alla riqualificazione del Mercato delle Erbe.
Rossi ha inoltre chiesto regole equilibrate per gli affitti brevi (“vanno regolamentati, ma senza retroattività”) e il mantenimento dei dehors, “strumento indispensabile per la sopravvivenza dei pubblici esercizi”.

 

Le aperture istituzionali

Il presidente della Camera di Commercio, Valerio Veronesi, ha sottolineato il valore dei piccoli imprenditori bolognesi:

“Non vi stancate mai di offrire il miglior servizio possibile. La Camera sta lavorando a un progetto sull’intelligenza artificiale per supportare le PMI e i negozi di vicinato”.

Il sindaco Matteo Lepore ha fatto il punto sui cantieri del tram, assicurando che “entro l’estate 2026 saranno completate le due linee principali, eccetto la tratta del Pilastro”.

“Il tram, con 100mila passeggeri al giorno, sarà un grande valore per le attività commerciali. Stiamo inoltre valutando come alleggerire il centro dal traffico dei grandi autobus, sostituendoli con i tram su rotaia”, ha detto Lepore, annunciando nuovi fondi nel bilancio comunale per il sostegno alle imprese dell’area Garisenda. 

I dati sul commercio bolognese

Secondo la ricerca presentata da Guido Caselli (Unioncamere Emilia-Romagna), dal 2013 al 2023 Bologna ha perso oltre 1.300 attività commerciali tradizionali, con un calo marcato nei negozi di abbigliamento (-628), bar (-438), edicole (-169) e ortofrutta (-103).
In crescita invece i B&B (+485), i ristoranti (+343) e i servizi alla persona (+196).

Caselli ha inoltre avvertito: “Nel 2050 Bologna avrà 50mila persone in meno in età lavorativa e 90mila over 65. L’e-commerce venderà efficienza, ma il negoziante continuerà a vendere fiducia. Le associazioni di categoria dovranno accompagnare questa transizione investendo sui negozi-presidio.”


 L’intervento nazionale

Il presidente nazionale Nico Gronchi ha rilanciato la proposta di destinare l’1% della global minimum tax ai progetti di rigenerazione urbana e commerciale.

“Abbiamo convinto l’Unione Europea a istituire per il 2026 la Giornata Europea del Commercio di Prossimità. Ora vogliamo che l’Italia sia il primo Paese a ospitare una sperimentazione che metta al centro il negozio sotto casa”, ha dichiarato Gronchi.

 “Più certezze e sicurezza per le imprese”

A chiudere l’Assemblea è stato Massimo Zucchini, presidente provinciale di Confesercenti Bologna, che ha richiamato l’urgenza di “più certezze e maggiore interazione con l’amministrazione comunale”.

“Molte attività faticano a trovare personale o a generare utile, nonostante il turismo in crescita. Serve una visione per garantire futuro e stabilità al tessuto economico locale”, ha concluso.

 (Nicodemo Mele)







4 commenti:

  1. I soliti discorsi inconcludenti per attrarre consenso, chiudete la stalla quando son scappati tutti i buoi, non so se ridere o piangere.

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  2. Certo che le immagini allegato complicano la situazione

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    1. Meta' immagini inutili e l'altra metà boiate estratte da chatgpt.

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  3. bologna è morta ci vivranno solo quelle 20-30 famiglie di magnaschei tutto il resto di R&B.

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