Investimenti per 20 milioni di euro, tre nuovi
impianti già operativi, un quarto in costruzione e altri nove in fase di
studio. Prosegue con passo deciso il progetto di efficientamento energetico e
decarbonizzazione del Gruppo GranTerre, leader italiano nella produzione di
salumi, formaggi stagionati e prodotti food di eccellenza, realizzato in
collaborazione con il Gruppo Hera e CPL Concordia.
«Questi risultati confermano la
nostra volontà di rendere sempre più sostenibili i processi produttivi,
puntando su soluzioni concrete e innovative», commenta Maurizio
Moscatelli,
Amministratore Delegato di GranTerre. «L’efficienza energetica e la
decarbonizzazione rappresentano per noi non solo un dovere etico e ambientale,
ma anche una potenziale leva di competitività.»
L’accordo, avviato nel 2023, è tra i
più rilevanti nel settore alimentare italiano per numero di stabilimenti
coinvolti e obiettivi strategici: aumentare l’autoproduzione energetica da
fonti rinnovabili e ad alto rendimento e ridurre in modo significativo
l’impronta carbonica dei processi produttivi.
Obiettivo 2030: arrivare al 50% di
autoproduzione
Grazie ai nuovi impianti entrati in
funzione – due fotovoltaici e un sistema di cogenerazione – GranTerre raggiunge
oggi il 40% di autoproduzione energetica nei propri stabilimenti. A questi si
aggiungono i quattro impianti di cogenerazione, sette fotovoltaici e uno
geotermico già operativi.
Il piano complessivo, del valore di
20 milioni di euro, guarda al 2030 e punta a portare al 50% il fabbisogno
energetico coperto da impianti di proprietà, riducendo contestualmente le
emissioni e aumentando l’efficienza produttiva.
I nuovi impianti attivati
Montecavolo
(RE) – Fotovoltaico, 223 kWp
Produce 258 MWh/anno, pari all’8,1% del fabbisogno del sito. Consente una
riduzione di 61 tonnellate di CO₂/anno.
Zola
Predosa (BO) – Cogenerazione, 1.067 kWe
Produce 10,8 GWh/anno di energia elettrica, oltre a vapore e acqua calda. Copre
fino al 74% del fabbisogno del sito ed evita 892 tonnellate di CO₂/anno.
Sommacampagna
(VR) – Fotovoltaico, 1.245 kWp
Produce 1.373 MWh/anno, coprendo il 30% del fabbisogno. Riduce le emissioni di
324 tonnellate di CO₂/anno.
Progetti in corso e nuovi studi
È in costruzione un nuovo impianto di
cogenerazione da 850 kWe presso lo stabilimento di Chiusa (BZ), che coprirà
fino all’82% del fabbisogno elettrico locale e ridurrà le emissioni di 718
tonnellate di CO₂/anno.
Sono inoltre in fase di studio altri
nove impianti di autoproduzione: quattro fotovoltaici e cinque sistemi di
cogenerazione, distribuiti in diversi siti produttivi del Gruppo.
Una collaborazione strategica
Il percorso di transizione energetica
è condotto insieme a Hera Servizi Energia (HSE), la Energy Service Company del
Gruppo Hera, e a CPL Concordia.
«Da anni affianchiamo i nostri
clienti per aiutarli a ridurre e decarbonizzare i consumi attraverso progetti
economicamente sostenibili», spiega Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo
Hera. «Negli ultimi due anni abbiamo realizzato 15 impianti rilevanti, con
investimenti per circa 40 milioni di euro e oltre 10.700 tonnellate di CO₂
equivalente già risparmiate.»
HSE si occupa dell’individuazione
delle opportunità di efficientamento, della progettazione e della realizzazione
degli impianti; CPL Concordia mette in campo competenze ingegneristiche e
know-how nella cogenerazione e nei sistemi energetici industriali.
«Prosegue il nostro percorso di
affiancamento come partner tecnologico per l’intera realizzazione degli
impianti», sottolinea Paolo Barbieri, Presidente di CPL Concordia.
«Saremo inoltre attenti a tutte le possibili innovazioni da proporre ad Hera e
GranTerre in un’ottica di vera partnership tecnico-operativa verso la
transizione energetica.»
(dalle foto) Son tutti impianti realizzati sui tetti dei capannoni. Come dovrebbe essere. I campi agricoli "asfaltati di pannelli fotovoltaici" mettono solo tristezza
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